La diocesi di Nicosia (in latino Dioecesis Nicosiensis o Herbitensis) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, appartenente alla regione ecclesiastica Sicilia. Nel 2021 contava 72.290 battezzati su 73.171 abitanti. È retta dal vescovo Giuseppe Schillaci.

Disambiguazione – Se stai cercando la sede arcivescovile titolare di Cipro, vedi Arcidiocesi di Nicosia.
Fatti in breve Suffraganea dell', Regione ecclesiastica ...
Diocesi di Nicosia
Dioecesis Nicosiensis o Herbitensis
Chiesa latina
Thumb
Suffraganea dell'arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela
Regione ecclesiasticaSicilia
 
Thumb
Provincia ecclesiastica
Thumb
Collocazione geografica
Thumb
 
VescovoGiuseppe Schillaci
Vicario generalePietro Damiano Scardilli
Vescovi emeritiSalvatore Muratore
Presbiteri42, di cui 37 secolari e 5 regolari
1.721 battezzati per presbitero
Religiosi9 uomini, 29 donne
Diaconi10 permanenti
 
Abitanti73.171
Battezzati72.290 (98,8% del totale)
StatoItalia
Superficie1.457 km²
Parrocchie40 (4 vicariati)
 
Erezione17 marzo 1817
Ritoromano
CattedraleSan Nicola di Bari
Santi patroniSan Nicola di Bari
IndirizzoLargo Duomo, 10 - 94014 Nicosia (Enna) Italia
Sito webwww.diocesinicosia.it
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Italia
Chiudi
Thumb
La basilica di San Leone di Assoro.
Thumb
La basilica di Santa Maria Maggiore di Nicosia.
Thumb
L'ex cattedrale di Maria Santissima Assunta a Troina.

Territorio

La diocesi, situata nella Sicilia centrale, comprende 12 dei 20 comuni del libero consorzio comunale di Enna: Agira, Assoro (con la frazione di San Giorgio), Catenanuova, Centuripe (con la frazione di Carcaci), Cerami, Gagliano Castelferrato, Leonforte, Nicosia (con la frazione di Villadoro), Nissoria, Regalbuto, Sperlinga, Troina.

Sede vescovile è la città di Nicosia, dove si trova la cattedrale di San Nicola di Bari. Nel territorio sorgono anche due basiliche minori: la basilica di San Leone ad Assoro, e la basilica di Santa Maria Maggiore a Nicosia. A Troina, inoltre, si trova l'ex cattedrale di Maria Santissima Assunta, sede dell'antica diocesi siciliana di epoca normanna.

Il territorio si estende su 1.457 km² ed è suddiviso in 40 parrocchie, raggruppate in 4 vicariati:[1]

  • vicariato 1: comprende 9 parrocchie degli abitati di Nicosia, Sperlinga e Villadoro;
  • vicariato 2: comprende 7 parrocchie degli abitati di Catenanuova, Centuripe e Regalbuto;
  • vicariato 3: comprende 8 parrocchie degli abitati di Cerami, Gagliano Castelferrato e Troina;
  • vicariato 4: comprende 16 parrocchie degli abitati di Agira, Assoro, Leonforte e Nissoria.

Storia

La nascita della diocesi di Nicosia faceva parte del piano di ampliamento delle diocesi siciliane per favorire la cura pastorale delle popolazioni, deciso dal parlamento di Sicilia e presentato al re Ferdinando III il 5 aprile 1778.[2] Il re, favorevole al progetto, dette incarico alla Deputazione del Regno di studiare la fattibilità dell'operazione, previa una indagine conoscitiva in vista di un riesame complessivo delle diocesi dell'isola. La notizia dell'erezione di nuove diocesi iniziò ben presto a suscitare il malcontento delle diocesi interessate; e così a Messina si fece di tutto per ostacolare la cessione di parte del proprio territorio per l'erezione della diocesi di Nicosia, una delle nuove diocesi previste nel progetto riformatore.

La Deputazione del Regno dovette affrontare anche un'altra questione, ossia a quale delle città assegnare la sede vescovile. Infatti Troina iniziò a far valere la sua antichità e il fatto di essere stata la prima diocesi siciliana eretta dal normanno Ruggero, e ora chiedeva la restituzione della sede che all'epoca era stata traslata a Messina. Alla fine tuttavia fu scelta la città di Nicosia, dove la Deputazione dovette risolvere un altro problema di non poco conto, ossia la rivalità fra i canonici delle due collegiate, San Nicola e Santa Maria Maggiore, che reclamavano la cattedralità della propria chiesa.

L'iter di fondazione delle nuove diocesi fu interrotto durante il periodo della rivoluzione francese e ripreso dal parlamento siciliano il 24 marzo 1802, quando fu presentata una nuova istanza per il riordino delle diocesi siciliane, accolta anche questa volta favorevolmente dal re.[3] L'iter fu nuovamente rallentato dagli eventi politici internazionali e da "pressioni campanilistiche"[4] di città che volevano la sede episcopale. Finalmente, dopo il congresso di Vienna si diede attuazione alle prime decisioni.

La diocesi di Nicosia fu eretta da papa Pio VII il 17 marzo 1817 con la bolla Superaddita diei, ricavandone il territorio dall'arcidiocesi di Messina, di cui divenne suffraganea. Fu scelta come cattedrale la chiesa di San Nicola di Bari; la collegiata di Santa Maria Maggiore fu ricompensata con l'assegnazione del titolo di basilica minore il 1º marzo 1818.[5]

Inizialmente comprendeva 19 comuni e assunse l'attuale assetto territoriale con le modifiche eseguite il 20 maggio 1844 per effetto della bolla In suprema di papa Gregorio XVI[6], e con la cessione di Marianopoli e di Resuttano a vantaggio dell'erezione della diocesi di Caltanissetta il 25 maggio successivo.

I primi vescovi di Nicosia dovettero lottare, per oltre un secolo, con le autorità comunali per ottenere il possesso degli immobili destinati a fungere da palazzo episcopale e da seminario. Finalmente nel 1889 la diocesi ottenne l'antico monastero di San Biagio come sede del seminario, mentre è solo del 1937 la cessione del palazzo dei baroni La Motta, che divenne la residenza episcopale. Dal punto di vista pastorale, la diocesi si dette le regole di governo e di gestione delle attività nei due sinodi indetti dal vescovo Bernardo Cozzucli nel 1883 e nel 1893. Un terzo sinodo fu celebrato negli anni di episcopato di Salvatore Pappalardo (1998-2008).

Agostino Felice Addeo, vescovo di Nicosia, presentando ai presbiteri diocesani il nuovo Codice di diritto canonico, nel centenario dell'istituzione della diocesi, scrisse: «Il Re Ferdinando I volle che, questo popolo a lui soggetto e devoto, fosse ben istruito e fortificato nella credenza di Dio, a Lui inclinato ad amarlo e servirlo nell'osservanza della sua legge e nella pratica dei suoi sacramenti. E perciò rivolse al Pontefice Papa Pio VII supplichevoli preci per aumentare il numero dei Vescovadi nella Sicilia. E così per desiderio del Re e volere del Pontefice, sorse la novella Diocesi, si eresse in Episcopato la città, e cento anni di benedizione passarono su questo popolo, che ha saputo scegliere Dio per suo Signore».

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Santi

Santo Patrono
Santi originari della diocesi

Statistiche

La diocesi nel 2021 su una popolazione di 73.171 persone contava 72.290 battezzati, corrispondenti al 98,8% del totale.

Ulteriori informazioni anno, popolazione ...
anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950117.600120.00098,0117104131.0052011030
196997.05697.29599,8948681.0321113435
1980107.300107.90099,4898181.2051010640
199085.00088.00096,6767061.1181210941
199983.50084.13599,2656051.284188541
200083.20083.63599,5676431.241158141
200183.67584.12899,5696541.212107140
200281.65082.27099,2706641.16696740
200381.30081.61299,6656141.25095240
200481.25081.50099,7666241.231126140
201378.72779.06899,6615561.2907114040
201676.75077.29699,3565241.370884040
201974.10075.00098,8444041.684893040
202172.29073.17198,8423751.7211092940
Chiudi

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Wikiwand in your browser!

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.

Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.

Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.