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attore italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Ugo Piperno (Livorno, 27 marzo 1871 – Casalecchio di Reno, 4 maggio 1922) è stato un attore italiano.
Studiò alla Scuola di recitazione dell'Accademia dei Nascenti di Livorno[1]. Debuttò sulle scene l'11 febbraio 1891 nella compagnia di Cesare Rossi come secondo brillante, proseguì nella compagnia Zerri-Favi-Marchetti come generico (1891), nella compagnia Zerri-Fantecilli-Drago come secondo caratterista e generico (1894)[1], nella compagnia Rosaspina-Rossi (1895)[2]. Nel 1895, in autunno, con Irma Gramatica nella compagnia diretta da Luigi Biagi[3]. Nella compagnia di Ermete Zacconi come generico primario (1896), nella compagnia di Tina Di Lorenzo (1897-99), nella compagnia Talli-Gramatica-Calabresi (1900), nella compagnia Falconi-Di Lorenzo (1901-03)[1] con la quale partecipò alla prima assoluta di Romanticismo di Gerolamo Rovetta[4]. Nella compagnia di Virginia Reiter (1903-06), nella compagnia Ruggeri-Gramatica (1906-09)[5], nella compagnia Andò-Paoli-Gandusio (1909-12)[6].
Ormai arrivato alla notorietà nel 1912 Piperno costituì una propria compagnia, la Gandusio-Borelli-Piperno, per il triennio 1912-15[7]. Con questa Compagnia presentò La piccola cioccolataia di Paul Gavault in occasione della riapertura del Teatro Carignano di Torino[8]. Il 19 febbraio 1915 al Teatro Dal Verme di Milano, con i più importanti attori italiani dell'epoca, partecipò alla rappresentazione di Goldoni e le sue sedici commedie nuove di Paolo Ferrari, nella parte di Medebac, in onore di Virginia Reiter e di Ermete Novelli che si ritiravano dalle scene[9]. L'incasso della serata, oltre 26 000 Lire, venne devoluto in parti uguali a favore dei danneggiati dal Terremoto della Marsica e di tre sodalizi degli artisti drammatici[10].
Terminato il trienno costituì una nuova Compagnia, la Gramatica-Carini-Gandusio-Piperno (1915-16)[11][12], nella quale debuttò il sedicenne Renzo Ricci. Poi la compagnia Lyda Borelli-Ugo Piperno (1916-17)[13], la compagnia Alda Borelli-Ugo Piperno (1920)[14][15]. Nell'anno 1921 Piperno, già malato, costituì una nuova compagnia con Maria Melato[16][17].
Nel corso della Prima guerra mondiale fu molto attivo nell'organizzare raccolte fondi a favore dei mutilati e della Croce Rossa[18], o per il conforto dei convalescenti[19]. Nell'agosto-settembre 1917 il Genio militare costruì tre teatri in legno nella zona del Carso, il Teatro del Soldato, a beneficio dei militari al fronte; Ugo Piperno partecipò per alcune recite come tanti altri artisti, non solo teatrali[20].
Il debutto sul grande schermo avvenne nel 1914 in Retaggio d'odio per la Cines al fianco di Maria Carmi e ne La donna nuda al fianco di Lyda Borelli[21], con la quale in quel periodo faceva compagnia in teatro. Nel 1919, con Francesca Bertini, interpretò Spiritismo e La contessa Sara[22]. Tra le ultime interpretazioni cinematografiche, nel 1920, Papà Lebonnard e Il rosso e il nero, al fianco di Maria Caserini, entrambe per la regia di Mario Bonnard.
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