Tōgō Heihachirō
ammiraglio giapponese / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Tōgō Heihachirō[1] (東郷 平八郎?; Kagoshima, 27 gennaio 1848 – Tokyo, 30 maggio 1934) è stato un ammiraglio giapponese, attivo negli ultimi decenni del XIX secolo e all'inizio del XX secolo, famoso per la clamorosa vittoria che ottenne nella battaglia di Tsushima.
Tōgō Heihachirō | |
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Soprannome | Nelson d'Oriente |
Nascita | Kagoshima, 27 gennaio 1848 |
Morte | Tokyo, 30 maggio 1934 |
Cause della morte | Tumore alla gola |
Dati militari | |
Paese servito | Impero giapponese |
Forza armata | Marina imperiale giapponese |
Arma | Marina militare |
Specialità | Artiglieria navale |
Anni di servizio | 1867-1921 |
Grado | Gensui Kaigun Taishō ("maresciallo-ammiraglio") |
Guerre | Guerra Boshin Prima guerra sino-giapponese Guerra russo-giapponese |
Battaglie | Battaglia di Pungdo Battaglia del fiume Yalu Battaglia di Port Arthur Assedio di Port Arthur Battaglia di Tsushima |
Comandante di | Cannoniere Daini Teibo, Amagi, Yamato, Asama Incrociatore Naniwa Jobi Kantai 1ª Flotta Flotta Combinata |
Decorazioni | vedi qui |
Altre cariche | Direttore del Collegio navale (2 volte) |
Fonti citate nel corpo del testo | |
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Si arruolò nella marina da guerra del feudo Satsuma nel 1866 e partecipò alla guerra Boshin dalla parte dei sostenitori dell'imperatore Meiji. Fu dunque integrato nella nuova marina imperiale giapponese e nel 1871 inviato nel Regno Unito per un lungo periodo di studi e formazione. Tornò in patria nel 1878 e servì su diverse cannoniere, divenendo capitano di corvetta nel 1879; nel 1881 assunse il comando della Daini Teibo. Nel 1886, capitano di vascello, studiò per suo conto diritto internazionale, quindi divenne comandante della nave corazzata Hiei e infine capo di stato maggiore al 2º distretto navale (Kure).
Dalla fine del 1891 fu comandante dell'incrociatore protetto Naniwa, che condusse nella prima guerra sino-giapponese con maestria. Fu encomiato con la promozione a contrammiraglio e l'affidamento di compiti prestigiosi, come quello di direttore del Collegio navale, che gestì due volte tra 1896 e 1899; in questo periodo raggiunse il rango di viceammiraglio. All'inizio del 1900 era al comando di una delle flotte della marina imperiale, ma la sua carriera ebbe un salto improvviso quando nel 1903 il ministro della marina lo nominò comandante della Flotta Combinata e della 1ª Flotta insieme.
Nel febbraio 1904, allo scoppio della guerra russo-giapponese, pose un efficace blocco a Port Arthur, dove si trovava la quasi totalità della Flotta del Pacifico zarista; il blocco costò perdite non trascurabili, ma egli fu capace di respingere due sortite russe e proteggere le operazioni anfibie nella penisola di Liaodong, guadagnandosi il grado di ammiraglio. Caduta la città all'inizio del 1905, ebbe modo di prepararsi adeguatamente per affrontare la Flotta del Baltico, salpata da San Pietroburgo: l'affrontò tra il 27 e il 28 maggio 1905 nella battaglia di Tsushima, dove ottenne una vittoria decisiva.
Solo tre navi russe ripararono a Vladivostok, diciotto furono affondate e una decina catturate, al prezzo di tre torpediniere. Negli anni successivi ricevette importanti decorazioni, fu elevato al rango nobiliare di conte (1907) e a quello prestigioso di Gensui Kaigun Taishō, ovvero "maresciallo-ammiraglio" (1913). Dal 1914 al 1921 fu precettore dell'erede al trono Hirohito e nel 1926, stimato e onorato, sparì dalla scena pubblica. Divenuto marchese il 29 maggio 1934, morì il giorno successivo.