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Tebaldo Ordelaffi (9 ottobre 1413 – Rimini, 23 luglio 1425), signore di Forlì, della nobile famiglia degli Ordelaffi.
Figlio di Giorgio Ordelaffi e di Lucrezia Alidosi,[1] tenne la signoria dal 1423 fino alla morte, inizialmente, per volere del padre, sotto la tutela di Filippo Maria Visconti[1] (come racconta Niccolò Machiavelli nella sua "Storia di Firenze").
Proprio la morte del padre Giorgio, quando Tebaldo Ordelaffi era ancora piccolo, offrì a Filippo Maria Visconti l'occasione di tentare la conquista della Romagna,[1] nello stesso 1423. Scoppiò allora una guerra con Firenze, fermamente decisa a contrastarne le ambizioni. Venezia, dopo alcuni rovesci dei fiorentini[2] e persuasa dal Conte di Carmagnola, decise di intervenire (1425) a loro favore. La guerra si spostava in Lombardia, mentre Filippo Maria Visconti cedeva al Papa Forlì e Imola.[3]
Nel 1424, Tebaldo partecipò all'assedio del castello di Fiumana. L'anno seguente morì di peste (23 luglio 1425).[1]
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