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sottogenere di heavy metal Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il metal sinfonico o symphonic metal è un sottogenere musicale dell'heavy metal caratterizzato dalla commistione fra sonorità metal ed elementi orchestrali mutuati dalla musica sinfonica e cameristica.[1] Spesso, ma non sempre, sono presenti anche influenze riconducibili all'opera lirica, quali voci liriche soliste e/o corali: in tal caso, il genere è talvolta soprannominato operatic metal o opera metal.[2]
Symphonic metal | |
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Origini stilistiche | Heavy metal Neoclassical metal Gothic metal Power metal Musica classica Colonna sonora |
Origini culturali | Si è sviluppato in particolar modo in Europa a partire da metà anni novanta |
Strumenti tipici | tastiera, chitarra elettrica, basso, batteria, strumenti tipici di un'orchestra sinfonica |
Popolarità | Ha un buon seguito a partire dagli anni 2000, seppur di nicchia |
Sottogeneri | |
Symphonic death metal - Symphonic black metal | |
Generi correlati | |
Gothic metal Black metal Power metal Folk metal Death metal Progressive metal |
Tra i maggiori esponenti e ispiratori del symphonic sono spesso citati Therion,[3] Nightwish,[4] Epica,[5] Within Temptation[6] e Rhapsody of Fire[7] per le correnti melodiche, Dimmu Borgir,[8] Cradle of Filth[9] e Septicflesh[10] per quelle estreme.
Il symphonic metal si sostanzia in una generica etichetta volta ad identificare i gruppi metal di varia estrazione caratterizzati dall'utilizzo di strumenti tipici delle orchestre sinfoniche.[11] La natura di questa strumentazione spesso dipende dal budget: molte band tendono a usare soprattutto orchestre virtuali tramite plugin, ma le più famose tendono a registrare, per i propri album, intere orchestre sinfoniche reali che però nei concerti di rado vengono riproposte dal vivo, preferendo spesso utilizzare le tracce pre-registrate. Tutto ciò permette di enfatizzare molto le melodie e le atmosfere generate, che possono essere di vario tipo.[12][13]
Parlando della componente vocale, nelle correnti melodiche del symphonic metal si è diffusa la tendenza a utilizzare voci soliste femminili, spesso di natura operistica e talvolta alternate con una voce maschile che utilizza tecniche di canto estremo, prendendo quindi a modello lo stilema "La Bella e la Bestia" già collaudato nel gothic metal; nondimeno ci sono vari casi di utilizzo di voci femminili dallo stile pop-rock e, soprattutto nel symphonic power, di voci maschili.[14] Nelle correnti più estreme del symphonic metal, invece, è nettamente prevalente l'uso della voce gutturale tipica di sottogeneri come il death e il black. In aggiunta a tutto ciò, varie band utilizzano cori lirici, talvolta di dimensioni ridotte e talvolta di grandi dimensioni, fino anche a decine di elementi.[2]
Per quanto riguarda la componente strumentale tipica del metal, e quindi i riff di chitarra elettrica, la sezione ritmica e gli eventuali assoli, questa può fare teoricamente riferimento a qualsiasi sottogenere del metal stesso e quindi non è possibile indicare delle caratteristiche generali, a maggior ragione considerando che nel tempo sono sorte nuove commistioni.[15] La stessa varietà si osserva nelle tematiche trattate dai testi.
Le radici del symphonic metal si trovano in alcuni dei primi gruppi death e gothic metal che utilizzarono alcuni strumenti orchestrali nella propria musica, specialmente i pionieri svizzeri del metal estremo Celtic Frost nel loro album del 1987 Into the Pandemonium e che nel 1985 diedero titolo al loro secondo album To Mega Therion, che più tardi ispirò il nome della gruppo svedese Therion.[16] Tuttavia Bakr, giornalista per Rock Era Magazine, identifica nella band italiana Dunwich, fondata nel 1985, l'origine del genere.[17]
Le prime tracce di symphonic metal vero e proprio si ritrovano con il gruppo statunitense thrash/progressive metal Believer, che nel pezzo Dies Irae del loro album del 1991 Sanity Obscure utilizzano degli archi e dei passaggi operistici, anticipando l'approccio che sarà poi dei Therion.[18] Secondo l'autore Jeff Wagner, nel suo volume Mean Deviation, il brano Dies Irae dei Believer rappresentò uno spartiacque creativo e, fatta eccezione per i tedeschi Mekong Delta, nessun altro gruppo di metal estremo era riuscito a saldare senza discontinuità di sorta il genere con la musica colta.[18]
Ad andare oltre le contaminazioni sporadiche sono stati però i Therion, spesso indicati dalla critica come i veri padri del symphonic metal. Essi erano inizialmente dediti a un death metal abbastanza melodico, ma, con gli Theli del 1996 e Vovin del 1998, hanno introdotto una componente orchestrale significativa. In seguito la band ha abbandonato il death in favore del symphonic metal, portando così alla nascita vera e propria di tale genere. In questo periodo si sviluppa anche il sound sinfonico degli italiani Rhapsody of Fire,[6][7] di derivazione power e che contribuiranno a ispirare l'evoluzione futura di band di successo come gli statunitensi Kamelot,[19] e poco dopo quello degli olandesi After Forever,[6] di derivazione gothic e, successivamente, progressive e da una cui costola nasceranno gli Epica,[5] e quello dai rimandi medievali e rinascimentali degli Haggard, fra i pochissimi gruppi ad avere stabilmente in formazione vari musicisti orchestrali.[20]
Tra la fine degli anni '90 e i primi anni 2000, tre band in particolare, tutte con voce principale femminile, hanno raggiunto la popolarità: i Nightwish, i Within Temptation e, successivamente, gli Epica.[21] Queste tre band hanno col tempo sviluppato cifre stilistiche diverse fra loro: i Nightwish, partendo da radici power e gothic con un'impronta operistica, hanno poi esplorato soprattutto un symphonic metal molto melodico e cinematografico, dai toni fiabeschi e che, in alcuni casi, utilizza anche riff di chitarra d'ispirazione thrash e strumenti folk/celtici; i Within Temptation hanno col tempo abbandonato le proprie radici doom e ridotto gli elementi gothic per abbracciare influenze cangianti di album in album, toccando anche l'heavy metal classico, il power, il pop, il rock elettronico e il djent melodico; gli Epica, in origine vicini al gothic e affascinati anche dalla musica tradizionale mediorientale, hanno poi incluso nel proprio sound influenze derivate dal death, dal progressive, dal power, dal thrash, dal melodic black, dal pop e, di recente e di rado, dal djent melodico, mentre in generale la loro musica si è fatta col tempo più stratificata e sia massicciamente orchestrale e corale sia molto chitarristica. Il successo di queste tre band fondamentali ha a sua volta avuto un impatto notevole sull'intero genere, influenzando fortemente gruppi come gli Xandria, i Delain, i Diabulus in Musica, i Beyond the Black, gli Edenbridge, i Temperance, gli Ignea e vari altri.[22]
In una prospettiva più ampia, comunque, è l'intero symphonic metal che si espanso grazie a gruppi che hanno assorbito influenze variegate. A tal proposito, alcuni esempi di declinazioni peculiari del symphonic metal sono riscontrabili nel sound ricco di influenze eterogenee (fra cui swing e boogie-woogie) dei Diablo Swing Orchestra,[23] in alcuni brani degli Stream of Passion che includono elementi di musica latina (tango, rumba, danzón), in alcuni dei Delain in cui il symphonic metal si fonde ad elementi electropop,[24] in quelli in cui gli Architecs uniscono il metalcore con rilevanti elementi orchestrali,[25] nella sinergica fusione di progressive metal classico e metal sinfonico e operistico degli Ex Libris in Ann,[26] e nel famoso metal suonato con i violoncelli dagli Apocalyptica.[27] Inoltre alcuni brani degli Evanescence contenuti nell'album The Open Door sono stati etichettati dalla critica come symphonic metal.[28]
Nei primi anni '90 i norvegesi Emperor introdussero l'utilizzo delle tastiere nella musica black metal.[16] Successivamente si registrò l'utilizzo e di vere e proprie orchestre da parte dei connazionali Dimmu Borgir, a partire dall'album Puritanical Euphoric Misanthropia (2001); negli album successivi la band ha continuato ad adoperare elementi orchestrali e corali, talvolta intensificandoli.
Nel 1996 gli inglesi Cradle of Filth si affermarono tra i maggiori esponenti del symphonic black metal con l'uscita dell'EP Vempire[9] e soprattutto con quella del loro terzo album, Dusk... and Her Embrace,[29] nel quale erano presenti, per la prima volta nel genere, anche cantati melodici eseguiti da voci femminili da soprano[30] e forti influenze gothic metal, elementi che aprirono al gruppo la strada per il successo.[31] Questo concetto di musica sarà poi sviluppato e amplificato da numerose band, soprattutto provenienti dalla Scandinavia.
L'utilizzo delle tastiere o dell'orchestra amplifica l'atmosfera tenebrosa e sinistra del black metal, che grazie alla sua variante sinfonica ha aumentato la propria popolarità.[31]
Altra combinazione tra generi è il symphonic death metal,[32] commistione del symphonic metal e del death metal. Tra i gruppi di maggior successo del genere vi sono i greci Septicflesh,[33] gli italiani Fleshgod Apocalypse,[34] i finlandesi Wintersun e gli olandesi MaYaN,[35] ciascuno dei quali declina il sottogenere in modo diverso: i Septicflesh usano elementi orchestrali massicci e spesso dissonanti per enfatizzare atmosfere disturbanti, inquietanti e cupe; i Fleshgod Apocalypse, di estrazione technical death, creano atmosfere barocche o apocalittiche; i Wintersun sono famosi per le loro atmosfere epiche; I MaYaN spaziano abbastanza. Invece gli Epica, che condividono con i MaYaN alcuni musicisti, pur proponendo un sound profondamente legato al symphonic metal melodico, in alcuni brani hanno inserito, tra le altre, importanti influenze death e progressive death.[36][37][38][39]
Vi sono poi casi di band deathcore che hanno usato elementi orchestrali dandovi importanza, fra cui i Lorna Shore,[40] i Winds of Plague[41] e, nelle prime pubblicazioni, i Make Them Suffer.[42]
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