Suśruta-Saṃhitā
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Il Suśruta-Saṃhitā (con grafia inglese Sushruta Samhita; in sanscrito सुश्रुतसंहिता) è un antico testo sanscrito di medicina, considerato tra i primi e maggiori testi riguardanti lo studio dettagliato della medicina e della chirurgia. Scritto da Suśruta, è comunemente datato intorno al VI secolo a.C.[1][2][3][4][5]
È uno dei testi fondatori dell'Ayurveda (la medicina tradizionale indiana), insieme al Caraka-Saṃhitā, Bhela Samhita, e le parti mediche del manoscritto Bower.[6]
Il Sushruta Samhita è diviso in 184 capitoli che contengono le descrizioni di 1,120 malattie, 700 piante medicinali, 64 preparazioni da fonti minerali e 57 da fonti animali.[3] Il testo discute le tecniche chirurgiche dell'incisione, indagine, estrazione di corpi estranei, cauterizzazione termica e alcalina, estrazione di denti, escissioni, drenaggio di ascessi, idrocele e fluido ascitico, rimozione della prostata, dilatazione uretrale, estrazione di calcoli, chirurgia per ernie, parto cesareo, gestione delle emorroidi, fistole, ostruzione intestinale e laparotomia, perforazione intestinale, perforazione addominale con protrusione dell'omento; descrive inoltre i principi di gestione delle fratture, cioè trazione, manipolazione, apposizione e stabilizzazione, includendo alcune misure riabilitative e di utilizzo di protesi. Enumera sei tipi di dislocazioni, dodici varianti di fratture, classificando delle ossa e le loro reazioni alle fratture, e dà una categorizzazione delle malattie dell'occhio compresa la cataratta e la sua chirurgia riparatoria.
Il testo fu tradotto in arabo nell'VIII secolo sotto il nome di Kitab-i-Susrud.