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impianto ferroviario per l'accesso dei viaggiatori e delle merci alla ferrovia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Una stazione ferroviaria è una località di servizio, delimitata da segnali di protezione, in cui avvengono le operazioni di movimento dei treni (precedenze, deviazioni o incroci) e l'accesso alla rete ferroviaria dei viaggiatori e delle merci.[1]
Nelle stazioni si svolgono le attività che riguardano i passeggeri (arrivi e partenze), le merci (spedizione e ricevimento), l'esercizio ferroviario (movimento e manutenzione dei rotabili).[2]
Dal punto di vista impiantistico, una stazione ferroviaria è dotata di almeno due binari e uno scambio, per avere la possibilità di effettuare incroci o precedenze fra treni e di comporre e scomporre i convogli ferroviari.
La stazione di Edge Hill a Liverpool nel Regno Unito è la più vecchia stazione ferroviaria tuttora in uso, essendo stata inaugurata il 15 settembre 1830.[3]
La scelta del tipo di stazione è un problema tradizionalmente affrontato nella tecnica ferroviaria e nella disciplina urbanistica. Dal punto di vista urbanistico la stazione di testa è da preferirsi in quanto limita la divisione in parti della città da parte della ferrovia; dal punto di vista dell'esercizio ferroviario una stazione passante risulta la scelta ottimale: si riducono i tempi di stazionamento dovuti all'inversione di marcia (e all'eventuale sostituzione della locomotiva in testa) e di conseguenza è possibile migliorare l'utilizzazione dei binari, richiedendone un numero minore; minore sarà anche il territorio necessario all'insediamento della stazione. Dal punto di vista dei passeggeri invece, le stazioni passanti riducono i tempi di viaggio e i percorsi a terra tra treni in coincidenza, ma obbligano all'uso di sottopassaggi o passerelle.[2]
Con l'impiego di treni bidirezionali, elettrotreni o treni navetta, i tempi di inversione si sono ridotti sensibilmente rispetto al cambio di locomotiva, permettendo alle stazioni di testa di ridurre il punto a sfavore.[2]
In base alla posizione del fabbricato viaggiatori rispetto al fascio principale dei binari si possono distinguere:
Alcune stazioni possono avere una parte di transito e un'altra parte di testa, come ad esempio la stazione di Genova Piazza Principe, fino agli anni '60.[2]
Le stazioni possono avere diverse funzioni, che possono anche essere raggruppate in un'unica stazione.[4]
Normalmente una stazione è presidiata da un Dirigente Movimento (capostazione), che è la figura che ha il compito di gestire in sicurezza la circolazione all'interno della stazione e sulle linee afferenti.[6]
Non è strettamente necessaria la presenza fisica del Dirigente Movimento nell'ambito della stazione, che può anche essere comandata a distanza; si parla in questo caso di telecomando. Ciò avviene quando gli apparati di sicurezza della stazione vengono attivati da comandi azionati dal dirigente movimento di un'altra stazione, che può essere quella più vicina, oppure provenienti da appositi impianti di telecomando operati dal Dirigente Centrale Operativo.
Si parla di stazione disabilitata quando essa è temporaneamente inibita al movimento. Questo vuol dire che i deviatoi presenti non sono manovrabili, bloccati in posizione per il corretto tracciato (o per l'indipendenza) da appositi attrezzi posti sul terreno (fermascambi) oppure dal blocco degli apparati di sicurezza. La stazione assume quindi le caratteristiche di fermata dove non sono possibili spostamenti dei treni da un binario a un altro. In caso di necessità rimane la possibilità di riabilitare la stazione facendola presenziare da un Dirigente Movimento permettendole di operare al movimento.
Assimilabili alle stazioni sono inoltre le fermate, particolari località di servizio pubblico per viaggiatori solitamente poste su un binario o su due binari passanti, quando la linea è a doppio binario,[7] possono essere poste in piena linea o nell'ambito di una località di servizio.[8] Tali località non intervengono nel distanziamento dei treni, i quali non vi effettuano e non possono effettuarvi incroci o precedenze.[2][9] Se munite di scambi questi debbono essere immobilizzati con dispositivi appositi e/o vincolati all'aspetto dei segnali se presenti. Di regola l'infrastruttura delle fermate è essenziale e spesso priva di servizi accessori.
Particolare tipo di stazione operativa in Italia atta all'accesso dei viaggiatori ed eventualmente delle merci, retta dall'assuntore, un agente di servizio che assumeva tutte le incombenze del capostazione eccetto quelle relative al movimento ferroviario e alla circolazione dei treni.
Nº | Stazione | Altitudine | Nazione | Linea |
---|---|---|---|---|
1 | Tanggula | 5068 m | Cina | Pechino-Lhasa |
2 | Ticlio | 4829 m | Perù | Lima-Huancayo |
3 | Cóndor | 4786 m | Bolivia | Rio Mulatos-Potosí |
4 | La Raya | 4313 m | Perù | Cuzco-Lago Titicaca |
5 | Pikes Peak Summit | 4301 m | Stati Uniti | Manitou and Pike's Peak Railway |
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