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Sfere celesti
sfere immaginarie nella cosmologia antica e medievale / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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L'antico concetto di sfera celeste, diverso da quello attuale, risale alla concezione geocentrico-tolemaica, sistematizzata dall'astronomia greca, nella quale si pensava che il cielo fosse fatto a strati, ossia che le stelle ed i pianeti fossero fissati su delle sfere simili ad orbite, di diversa grandezza, situate l'una dentro l'altra e aventi come centro la Terra.
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Il moto dei corpi celesti come il Sole o la Luna era dovuto al movimento rotatorio di queste sfere, che spostandosi li trascinavano con sé. Si trattava di traiettorie circolari trasparenti e invisibili, che a differenza però del concetto moderno di «orbita», erano ritenute costituite di una sostanza reale, ovvero di etere, un elemento cristallino di natura spirituale e incorruttibile, non presente nel mondo sublunare terrestre.[2]