Santuario della Madonna delle Grazie (Legnano)
edificio religioso di Legnano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il santuario della Madonna delle Grazie è un luogo di culto cattolico di Legnano. Fu intitolato alla Madonna delle Grazie per un miracolo occorso a due ragazzi sordomuti[1].
Santuario della Madonna delle Grazie | |
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Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Legnano |
Indirizzo | Corso Magenta, 20025, Legnano (MI) e Corso Magenta |
Coordinate | 45°35′15.6″N 8°55′07.97″E |
Religione | cattolica di rito ambrosiano |
Titolare | Madonna delle Grazie |
Arcidiocesi | Milano |
Inizio costruzione | 1611 |
Completamento | 1650 |
La costruzione del santuario è legata ad un miracolo occorso a due ragazzi sordomuti. In corrispondenza di una via che costeggiava l'Olona e che si staccava dall'attuale corso Magenta (all'altezza delle scuole "Bonvesin de la Riva"), c'era una piccola cappelletta su cui era dipinto un affresco della Madonna con il Bambino, San Rocco e San Sebastiano[1]. Risaliva al XVI secolo e fu affrescata nel 1575 a protezione dei legnanesi contro la peste[1]. Verso la fine del XVI i due figli sordomuti di un ricco proprietario si ripararono, nel corso di un forte temporale, sotto la piccola tettoia a riparo dell'affresco[2]. Ad un certo punto la Madonna apparve e disse: "[...] Dite a vostro padre, che ha i mezzi per farlo, di costruire qui un portichetto, così voi potete ripararvi meglio [...]"[1]. Al loro ritorno a casa, raccontarono l'accaduto facendo gridare al miracolo i genitori. In seguito a questo fatto, si moltiplicarono a Legnano le donazioni, tant'è che i fondi raccolti furono sufficienti a costruire addirittura una chiesa[1]. Dopo l'edificazione, che durò dal 1582 al 1583[2], il tempio fu oggetto di pellegrinaggi. Questi ultimi fatti portarono alla necessità di costruire una chiesa più grande[1].
Nel 1610, dopo l'autorizzazione del cardinal Federico Borromeo, iniziò la progettazione di un nuovo tempio[1]. La prima soluzione fu una chiesa a pianta ottagonale con un'imponente cupola a spicchi[1]. I legnanesi rifiutarono però la proposta, pensando che fosse un progetto troppo ambizioso, e ripiegarono su un semplice edificio a pianta quadrata con spigolo di 9 m[3]. La prima pietra fu posata il 4 ottobre 1611[2]. Nel 1614, durante i lavori di costruzione, la cupola crollò[2]. Per tale motivo il progetto fu cambiato e venne deciso di costruire una chiesa con pianta a croce greca con 4 cappelle laterali[1]. Alla fine, poco prima dell'inizio dei lavori, il progetto venne modificato per l'ultima volta. Quest'ultimo ora prevedeva una chiesa dotata di 3 cappellette per alto[1]. I lavori terminarono nel 1650[4]. Per l'aspetto definitivo del santuario, i progettisti si ispirarono alla Chiesa del Gesù di Roma[2].
L'edificio ha una navata principale con 3 cappelle sul lato sinistro e due sul lato destro[3]. Sulla facciata fu costruito un grande portico sostenuto da due colonne[4]. Quest'ultimo fu demolito nel 1863 durante il rifacimento della facciata[4]. Durante i lavori fu realizzata una facciata in cotto[4]. Nel 1936 fu ripristinata l'originale copertura in marmo e fu realizzato un nuovo portico caratterizzato da un dipinto della Madonna apparsa ai bambini sordomuti[4].
La chiesa è ricca di opere d'arte. Notevole è l'altare con decorazioni dorate[1]. Le pareti prospicienti l'altare sono arricchite da due quadri di Francesco Lampugnani rappresentanti l'Annunciazione e la Visitazione di Maria[5]. Nel presbiterio sono esposti due preziose tele del Legnanino provenienti dalla chiesa della Madonnina dei Ronchi[6]. Sono importanti anche i diversi affreschi della cupola raffiguranti l'Assunzione di Maria e delle cappelle, che invece raffigurano San Gaetano a San Giovanni Bosco[1]. Notevoli sono alcuni quadri del Settecento situati nella cappellina centrale di destra, che è dedicata a Sant'Antonio Abate[6]. La cappella di fronte è invece intitolata a San Mauro[6]. Le due cappelle all'ingresso sono arricchite da affreschi dei fratelli Turri. Nella prima cappella di destra è ospitato una tela opera di Biagio Bellotti che raffigura San Francesco Saverio[7]. La cappella di fronte è intitolata a Sant'Anna[7]. I quadri e le decorazioni della volta di quest'ultima cappella sono anch'essi dei fratelli Turri[7].
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