San Gregorio Matese
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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San Gregorio Matese (Sangrevòrio nel dialetto locale) è un comune italiano di 870 abitanti[1] della provincia di Caserta in Campania.
San Gregorio Matese comune | |
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Veduta del municipio | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Caserta |
Amministrazione | |
Sindaco | Giuseppe Carmine Mallardo (lista civica) dal 6-5-2012 (3º mandato dal 13-6-2022) |
Territorio | |
Coordinate | 41°23′N 14°22′E |
Altitudine | 765 m s.l.m. |
Superficie | 56,51 km² |
Abitanti | 870[1] (30-11-2023) |
Densità | 15,4 ab./km² |
Comuni confinanti | Bojano (CB), Campochiaro (CB), Castello del Matese, Letino, Piedimonte Matese, Raviscanina, Roccamandolfi (IS), San Massimo (CB), San Polo Matese (CB), Sant'Angelo d'Alife, Valle Agricola |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 81010 |
Prefisso | 0823 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 061076 |
Cod. catastale | H939 |
Targa | CE |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 293 GG[3] |
Nome abitanti | sanrocchi |
Patrono | San Gregorio Magno |
Giorno festivo | prima domenica di agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di San Gregorio Matese nella provincia di Caserta | |
Sito istituzionale | |
Situata a 765 metri d'altezza s.l.m. nel parco regionale del Matese, a poca distanza dall'omonimo lago e dal passo di Miralago. Confina con sei comuni campani e con cinque comuni molisani.
Il paese prende il nome da un'antica chiesa benedettina, oggi scomparsa, dedicata al culto di san Gregorio.[4]
Il suo territorio fu frequentato in epoca sannitica come testimoniano le tombe di quell'epoca ritrovate in località Santa Croce ma la formazione dell'abitato risale al Medioevo quando il piccolo centro apparteneva all'abbazia di San Vincenzo al Volturno.[5]
Fu poi a lungo uno dei casali di Piedimonte Matese. A causa della popolazione assai esigua e delle condizioni economiche modeste, non ebbe consiglieri propri presso l'Universitas di Piedimonte ma fu rappresentata da quelli di Castello del Matese. La popolazione viveva prevalentemente di pastorizia e della raccolta di "esca", un materiale vegetale che veniva usato per azionare il fuoco.[6]
Nel 1742 fu richiesta l'autonomia a Piedimonte, discussa dall'Universitas della città matesina in una seduta del 6 dicembre. Sei anni dopo San Gregorio ottenne l'autonomia amministrativa (18 luglio 1748).[7] La cittadina si dotò di uno stemma proprio conservando al suo interno uno dei cipressi dello stemma di Piedimonte.[8]
Nel 1754 fu redatto il catasto onciario nel quale furono censiti 127 capifamiglia, 5 preti e 18 fra vedove e zitelle. In quell'epoca l'arciprete riscuoteva le decime in segale ma la popolazione aveva difficoltà a racimolarle.[9]
Nel 1928 il paese fu raggiunto dalla strada carrozzabile.[10]
Dal 1927 al 1945 appartenne alla provincia di Benevento, a seguito della temporanea soppressione della provincia di Caserta in epoca fascista[11].
Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 25 ottobre 1928.[12] Vi è raffigurato in campo azzurro un cipresso nodrito su di un monte di verde, addestrato da una cometa d'argento, posta in palo. Il gonfalone è un drappo di bianco.
Di notevole interesse storico-artistico sono:
Non lontano dal centro abitato, in località Santa Croce, alle spalle della chiesetta omonima, furono rinvenute alcune tombe sannitiche, che facevano presupporre l'esistenza di un'antica necropoli in loco. I resti sono scomparsi, in parte inglobati nelle fondamenta della chiesetta e nella successiva piantumazione del piccolo bosco.
Il Monte Porco, il Pagliarone, il Pianellone, la vallata di Camporuccio, sono di grandissimo interesse naturalistico grazie alla presenza di rigogliose faggete, habitat naturale per i cinghiali che numerosi, vi dimorano. È stata avvistata più volte, anche sull'abitato, la sontuosa aquila reale che nidifica sulle rocce della Valle dell'Inferno, uno degli orridi più profondi d'Europa. Sono numerosi anche gli ipogei carsici, essendo il massiccio del Matese di questa costituzione geologica. Il più noto di tutti è certamente il sistema sotterraneo di Campobraca. Molto più conosciuto dai turisti il lago del Matese.
Abitanti censiti[13]
Il paese è sede di Stazione dei Carabinieri e di una caserma del Corpo Forestale dello Stato. È membro della Comunità Montana "Zona del Matese".
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