Nasce a Louisville, nel Kentucky (USA), da una famiglia che vanta una discendenza diretta dal filosofo tedescoHegel. Per la precisione Hegel è il suo bis-bisnonno.
Malgrado la sua professione, Rucker ha sempre avuto un debole per la fantascienza. Nel 1980 esordisce in questo campo con Luce bianca (White Light, or, What Is Cantor's Continuum Problem?), dove cala in un ambiente fantascientifico degli elementi logico-matematici.
È del 1982 una delle sue opere più famose: Software - I nuovi robot (Software), primo episodio di una tetralogia, il cosiddetto ciclo del ware, conclusa solo nel 2000. In quest'opera che copre quasi 20 anni, Rucker analizza e porta all'eccesso elementi come l'intelligenza artificiale, la robotica e la logica fuzzy, senza dimenticare l'uso di stupefacenti, presente in modo costante nei suoi romanzi. Tramite le droghe, infatti, alcuni hanno ipotizzato di poter conoscere diversi sistemi di percezione, ma Rucker stesso afferma che ha ottenuto di più con la preghiera e la meditazione.
Nel 1984 ottiene un altro successo con Su e giù per lo spazio-tempo (Master of Space and Time), dove cala i suoi personaggi in complessi trabocchetti quantistici. In una parte del romanzo si è dichiaratamente ispirato alle opere di M.C. Escher, in particolare Sempre più piccolo I e Sempre più piccolo II (Kleiner en kleiner I, Kleiner en kleiner II).
Rucker viene considerato un esponente del movimento fantascientifico cyberpunk, eppure lui preferisce dichiararsi fondatore di un proprio stile personale: quello del transrealismo. «L'essenza del transrealismo - dice Rucker stesso - consiste nel raccontare la propria vita reale in termini fantastici».
In tutte le sue opere l'autore è presente sotto forma di alter ego. In un'intervista riportata in Seek! vengono descritte le varie fasi. (Il titolo del romanzo è seguito dal nome del suo alter ego)
Rudy Rucker, Software. I nuovi robot, collana Urania 1382, traduzione di Daniele Brolli e Antonio Caronia, Milano, A. Mondadori, 2000.
Rudy Rucker, Software. I nuovi robot, collana Urania collezione 186, traduzione di Daniele Brolli e Antonio Caronia, Milano, Mondadori, 2018.
Rudy Rucker, Wetware, gli uomini robot[Wetware], collana Urania 1419, traduzione di Daniele Brolli e Margherita Galetti, Milano, A. Mondadori, 2001, 2015 (2ª ed.) [1988].
Rudy Rucker, Freeware la nuova carne[Freeware], collana Urania 1428, traduzione di Daniele Brolli e Margherita Galetti, Milano, A. Mondadori, 2001 [1997].
Rudy Rucker, Realware. La materia infinita[Realware], collana Urania 1497, traduzione di Daniele Brolli e Margherita Galetti, Milano, Mondadori, 2005 [2000].
Ciclo transreale
Rudy Rucker, Luce bianca. Che cos'è il problema del continuo di Cantor?[White light], collana I grandi tascabili. Gli squali 17, traduzione di Giancarlo Carlotti, Milano, Bompiani, 1996 [1980], ISBN88-452-2739-1.
Rudy Rucker, Il segreto di Conrad[The secret of life], collana Urania 1463, traduzione di Vittorio Curtoni, Milano, A. Mondadori, 2003 [1985].
(EN) Saucer Wisdom, 1999.
Narrativa
(EN) Spacetime Donuts, 1981.
(EN) The Sex Sphere, 1983.
Rudy Rucker, Signore dello spazio e del tempo[Master of space and time], collana Urania 1030, traduzione di Marco Paggi e Dida Paggi, Milano, A. Mondadori, 1986 [1984].
Rudy Rucker, Su e giù per lo spazio-tempo, collana Einaudi tascabili 497, traduzione di Antonio Caronia, postfazione di Daniele Brolli, Torino, Einaudi, 1998, ISBN88-06-14658-0.
(EN) The Hollow Earth, 1990.
Rudy Rucker, Le formiche nel computer[The hacker and the ants], collana Cyberpunk 1, traduzione di Giancarlo Carlotti, postfazione di Daniele Brolli, Roma, Fanucci, 1996 [1994], ISBN88-347-0539-4.
(EN) Spaceland, 2002.
(EN) As Above, So Below: a Novel of Peter Bruegel, 2002.