Profondità ottica
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In fisica, la profondità ottica o spessore ottico, è espressa dal logaritmo naturale del rapporto tra il flusso radiante incidente e quello trasmesso attraverso un materiale.[1] Questo implica che più è grande la profondità ottica, tanto più piccola è la quantità di radiazione trasmessa attraverso il materiale.
La profondità ottica è una quantità adimensionale e non è una lunghezza, nonostante sia una funzione monotona crescente con la lunghezza del cammino ottico e che si approssima a zero quando la lunghezza del percorso si approssima a zero. La dizione densità ottica non è è raccomandata dalla IUPAC.[1]
In chimica, al posto della profondità ottica si utilizza una quantità strettamente correlata chiamata assorbanza, che è data dal normale logaritmo del rapporto tra il flusso radiante incidente e quello trasmesso attraverso un materiale; è cioè la profondità ottica divisa per il ln 10.