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Denotiamo con la cardinalità di un insieme e consideriamo una famiglia finita di insiemi finiti: .
Per la cardinalità dell'unione di tale famiglia si ha
Nel caso la formula si riduce a quella, molto intuitiva e ricavabile dalle definizioni, esprimibile come
Nel caso il principio si esprime con l'uguaglianza
Questa si dimostra servendosi più volte della precedente e della distributività della
intersezione rispetto alla unione:
Dimostrazione I
Si dovrà dimostrare che ogni elemento dell'insieme viene contato una e una sola volta. Sia e , riordinando cioè gli insiemi e supponendo che appartenga ai primi .
Il termine conta esattamente volte, mentre il secondo termine dello sviluppo della sommatoria, cioè conta esattamente volte, ecc.
Dunque l'elemento nel principio di inclusione-esclusione è contato esattamente
volte
Osserviamo che l'indice varia fino a perché considerando , l'intersezione di con gli altri non conterrà .
Si può ora dimostrare facilmente, considerando lo sviluppo del Binomio di Newton, che la sommatoria in questione è uguale a :
Dimostrazione II (induzione su n)
Abbiamo che
Verifichiamola per , dato che per è banalmente , e il caso tornerà poi utile nel proseguimento della dimostrazione:
Ipotizziamo ora vero il principio per insiemi, e dimostriamo che allora è vero anche per insiemi. Vale che
Poiché l'ipotesi è vera per vale
Ovvero
Tale proposizione è vera in quanto i due termini dell'uguaglianza hanno gli stessi addendi con lo stesso segno. Come volevasi dimostrare.
Il principio è stato utilizzato da Nicolaus II Bernoulli (1695-1726); la formula viene attribuita ad Abraham de Moivre (1667-1754); per il suo utilizzo e per la comprensione della sua portata vengono ricordati Joseph Sylvester (1814-1897) ed Henri Poincaré (1854-1912).