Plebiscito costituzionale in Cile del 2022
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Il plebiscito costituzionale in Cile del 2022 si è tenuto il 4 settembre per approvare o respingere il progetto di nuova Costituzione predisposto dalla Convenzione costituzionale.
Plebiscito costituzionale in Cile del 2022 | |||||||||||
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Stato | Cile | ||||||||||
Data | 4 settembre 2022 | ||||||||||
Approvate il testo della nuova Costituzione proposto dalla Convenzione costituzionale? | |||||||||||
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La consultazione si inserisce nel quadro del processo di riforma apertosi dopo le proteste del 2019-2020: il plebiscito nazionale del 2020 aveva visto prevalere l'opzione diretta a dotare il Paese di una nuova Costituzione, superando così la Carta del 1980, approvata durante il regime di Augusto Pinochet (sebbene più volte emendata)[1]; nel 2021 si erano tenute le elezioni della Convenzione costituzionale, incaricata di redigere la nuova Carta fondamentale[2][3]; il 4 luglio 2022, dopo un anno esatto dall'inizio dei lavori, era stato ufficializzato il testo della bozza della nuova Costituzione (Propuesta de Constitución Política)[4][5].
La nuova Carta, di 387 articoli divisi in otto capitoli, è stata definita da molti commentatori come una delle più avanzate dal punto di vista sociale[6][7]: in particolare, l'art. 1 definisce il Paese come uno «Stato sociale e democratico di diritto», «plurinazionale, interculturale, regionale ed ecologico», organizzato alla stregua di «repubblica solidale» e di «democrazia inclusiva e paritaria»[8], mentre l'art. 1 della Costituzione vigente richiama una concezione funzionalista dello Stato, designato dall'art. 4 come una «repubblica democratica»[9].
La proposta di riforma è stata infine sottoposta al vaglio del corpo elettorale: a favore (Apruebo) si sono schierate le forze politiche della sinistra (Apruebo Dignidad e Partito Umanista), del centro-sinistra (Partito Socialista e Partito per la Democrazia) e del centro (Partito Radicale e Partito Democratico Cristiano); contro (Rechazo) i partiti di centro-destra, destra ed estrema destra (Rinnovamento Nazionale, Unione Democratica Indipendente, Partito della Gente e Partito Repubblicano).
La campagna a favore del No è stata caratterizzata da ampio uso di disinformazione e fake news atte a screditare il nuovo testo costituzionale.[10][11][12]
L'esito referendario, cui ha partecipato l'85.81 % degli aventi diritto, ha visto il rigetto della proposta con il 61.86% dei voti[13]. Nonostante i risultati, il presidente Gabriel Boric ha indicato che questo plebiscito non era la fine del processo costituente. L'anno successivo infatti si sono svolte le elezioni del Consiglio costituzionale cileno del 2023.