Paolo Borsellino
magistrato italiano (1940-1992) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Paolo Emanuele Borsellino (Palermo, 19 gennaio 1940 – Palermo, 19 luglio 1992) è stato un magistrato italiano, vittima di Cosa nostra nella strage di via D'Amelio assieme ai cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio),[2] Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Assieme ai colleghi e amici Rocco Chinnici, Antonino Caponnetto e Giovanni Falcone, Borsellino è considerato una delle personalità più importanti e prestigiose nella lotta alla mafia in Italia e a livello internazionale.
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«Se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo.»
(Paolo Borsellino[1])
![Thumb image](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/1/1f/Paolo_Borsellino.jpg)