sottospecie di animale della famiglia Felidae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il leone del Capo (Panthera leo melanochaita) è una popolazione di leone sudafricano, estinta in natura dal 1860 e dichiarato definitivamente estinto nel 2000.[1]
Leone del Capo | |
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Un leone del Capo al Jardin des Plantes nel 1860 | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Carnivora |
Famiglia | Felidae |
Sottofamiglia | Pantherinae |
Genere | Panthera |
Specie | P. leo |
Sottospecie | P. l. melanochaitus |
Nomenclatura trinomiale | |
Panthera leo melanochaita Ch. H. Smith, 1842 | |
Sinonimi | |
Panthera leo hollisteri, Panthera leo nyanze, Panthera leo melanochaitus |
Il leone del Capo viveva nella zona del Capo di Buona Speranza, in particolare nella provincia del Capo, in quello che oggi è il moderno Sudafrica. Tuttavia, non se ne conosce con precisione l'antico areale, anche perché in Sudafrica, al tempo, si potevano trovare altre sottospecie di leone. L'ultimo esemplare fu abbattuto nella provincia del Capo nel 1858.
Nel 2000, si scoprì che in Russia erano tenuti in cattività alcuni esemplari di leone, che apparentemente sembravano essere leoni del Capo. Tali esemplari sono stati portati in Sudafrica al fine di promuovere la rinascita della sottospecie.[2]
Successivamente si scoprì mediante analisi del DNA (Yamaguchi, N. 2000), che si trattava di leoni che non potevano essere classificati come sottospecie Panthera leo melanochaita, ma di incroci con il leone berbero, decretando pertanto l'estinzione del Leone del Capo.[1]
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