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olio prodotto dai semi di jojoba Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'olio di jojoba (pronunciato come ho-ho-bah) è una cera, liquida a temperatura ambiente, prodotta dai semi di jojoba (Simmondsia chinensis), pianta a portamento arbustivo delle zone desertiche della Arizona meridionale, del Messico nord-occidentale, e della California meridionale.
L'olio (cera) è presente in percentuale di peso oltre il 50% nei semi della pianta.[1]
Come in tutti gli oli vegetali la composizione può variare per cultivar, esposizione, raccolta e lavorazione; pertanto si deve considerare la composizione tipica. L'olio di jojoba è una miscela di esteri cerosi, con catene medio lunghe (da 36 a 46 carboni). Ogni molecola consiste di un acido grasso e di un alcole grasso connessi da un legame esterico. La maggioranza degli acidi grassi (97% circa) sono insaturi al nono legame carbonio-carbonio.[2] Di queste il 70% circa sono C20:1, acido gadoleico, il restante 30% circa è composto da C18:1, acido oleico, e C22:1 , acido erucico. Gli alcoli grassi invece sono C20:1 (40% circa), C22:1 (45% circa) e C24:1 (15% circa).
La presenza di trigliceridi (>2%) è considerata un indicatore di una possibile adulterazione.
Le percentuali approssimate degli esteri cerosi composti da alcole + acido grasso presenti nell'olio di jojoba sono le seguenti.[2]
Lunghezza totale della catena (n°di C) | alcole grasso (n°di C) | acido grasso (n°di C) | concentrazione (%) |
---|---|---|---|
36 | 20 | 16 | 1 |
38 | 18 | 20 | 5 |
38 | 20 | 18 | 2 |
40 | 20 | 20 | 24 |
40 | 22 | 18 | 6 |
42 | 20 | 22 | 10 |
42 | 22 | 20 | 40 |
44 | 20 | 24 | 2 |
44 | 22 | 22 | 2 |
44 | 24 | 20 | 7 |
46 | 24 | 22 | 1 |
L'olio non raffinato appare di colore paglierino chiaro a temperatura ambiente con un leggerissimo odore oleoso. L'olio raffinato è incolore (limpido come l'acqua) ed inodore. Solidifica a temperature inferiori ai 10 °C.[3] Il valore di iodio (o indice di assorbimento di iodio) è circa 80.[4] L'olio di jojoba è definibile come notevolmente stabile all'ossidazione se correlato agli altri oli vegetali. Ha un indice di stabilità ossidativa di circa 60;[5] è quindi meno stabile solo dell'olio di ricino, dell'olio di macadamia e dell'olio di cocco.
Diversamente dalla maggioranza degli oli vegetali composti prevalentemente da trigliceridi, l'olio di jojoba è chimicamente simile alle componenti cerose del sebo umano; di conseguenza una buona parte dell'olio e dei suoi derivati esterici, isopropilici ed alcolici, possono essere utilizzati in cosmesi, per prodotti per la cura della persona, soprattutto per la pelle ed i capelli.[6]
L'olio di jojoba ha sostituito eccellentemente lo spermaceti, rispetto al quale, per molti aspetti, è addirittura superiore[Superiore rispetto a quali caratteristiche degli spermaceti?!...], e più versatile.[senza fonte]
Si è notato che l'olio ha proprietà disinfettanti ed antimicotiche. Tali proprietà sono applicate in alcuni casi anche per la cura di malattie micotiche delle piante.[senza fonte]
Dal punto di vista alimentare, l'olio di jojoba non è tossico, ma è poco digeribile; quindi si comporta come massa inerte nell'apparato digerente, con effetto disturbante per il sistema intestinale stesso e spiacevolmente lassativo.[7]
Dal punto di vista tecnico, l'olio di jojoba può essere chimicamente trasformato in carburante biodiesel.[8].
L'olio di jojoba spesso viene usato nello stretching dei lobi assoggettati a piercing, come emolliente e lubrificante, sia per facilitare l'aumento di misura, sia come cura giornaliera per mantenere l'elasticità della pelle del lobo.
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