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La Nuova rivista storica è un periodico quadrimestrale di scienze storiche fondato nel 1917 da Corrado Barbagallo e pubblicato dalla Società editrice Dante Alighieri.
Nuova rivista storica | |
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Stato | Italia |
Lingua | italiano |
Periodicità | quadrimestrale |
Fondazione | 1917 |
Sede | Milano - Roma |
Editore | Società editrice Dante Alighieri |
Direttore | Eugenio Di Rienzo |
ISSN | 0029-6236 | e 2036-3206
Sito web | www.nuovarivistastorica.it/ e digital.casalini.it/20363206 |
Nuova rivista storica è stata fondata nel 1917 da Corrado Barbagallo su un progetto che aveva visto l'impegno di numerosi storici – Arrigo Solmi, Gioacchino Volpe, Guido Porzio, Antonio Anzillotti, Ettore Rota – inteso a dare maggiore spazio alla vita e alla politica da cui nel passato la storiografia attingeva il suo nutrimento più vitale, nei confronti del metodo critico-storico ereditato dalla storiografia tedesca che la stava trasformando in filologia, paleografia, diplomatica e così via perdendo di vista il panorama e gli interessi generali.
La redazione era composta da Barbagallo, Anzillotti, Porzio e Rota, avendo Volpe ritenuto di ritirarsi. Malgrado lo scoppio della prima guerra mondiale, la rivista ebbe un notevole successo verificabile dal numero dei collaboratori e degli articoli che venivano regolarmente pubblicati[1], mentre nel 1930 la redazione si andava rinnovando con l'ingresso di Gino Luzzatto, con compiti di coordinamento, e di Piero Pieri, in un regime che non vedeva di buon occhio la rivista e la sua impostazione, il che condusse nel 1932 a una campagna di stampa critica e ostile che però non danneggiò più di tanto il periodico che superò, riducendo il numero dei fascicoli e delle pagine, anche la seconda guerra mondiale e il dopoguerra. Nel 1942 scomparve dai fascicoli il nome di Gino Luzzatto colpito dalle leggi razziali, vi ritornò soltanto a guerra finita.
Nel 1952 morì Corrado Barbagallo e nel 1958 Guido Porzio. A fianco di Luzzatto vi furono Domenico Demarco, Piero Pieri e Nino Valeri. Nel 1963, Luzzatto, stanco e malato, passò la rivista a Giuseppe Martini, allora professore ordinario di Storia medioevale alla Statale di Milano. Nel primo fascicolo del 1964, in coincidenza del cambio di direzione, scomparve dalla copertina il nome Albrighi, Segati & c. editori e rimase quello della Società editrice Dante Alighieri[2]: dal 1952 la testata della rivista era divenuta di proprietà dell'ingegner Silvano Spinelli, scomparso il 28 dicembre 2002, ed è ora guidata dal figlio Mauro. La rivista, fedele nella sua linea editoriale ai principi che ne hanno informato l'attività fin dalla sua fondazione, è aperta a tutti gli studiosi di storia, a qualunque corrente storiografica o ideologica appartengano.
Giuseppe Martini diresse il periodico fino alla sua morte nel 1979, in anni molto difficili sia per l'università che per gli studi storici, senza alcuna flessione nel suo programma di impegno serio e costruttivo. Gli subentrò per qualche anno Alberto Boscolo e quando egli lasciò Milano per assumere la cattedra di Storia medioevale a Tor Vergata a Roma, nella direzione gli successe Gigliola Soldi Rondinini, allora ordinaria di Storia medioevale, affiancata dal condirettore Eugenio Di Rienzo, ordinario di Storia moderna alla Sapienza di Roma. La direzione è poi passata al solo Di Rienzo.[3]
I direttori responsabili che si sono susseguiti alla guida della rivista sono:
Il Comitato editoriale della rivista è così composto (aggiornamento maggio 2020):
Direzione | Eugenio Di Rienzo |
Comitato di direzione | Richard Bosworth, Eugenio Di Rienzo, Bruno Figliuolo, Egidio Ivetic, Luciano Monzali, William Mulligan, Aurelio Musi, Gerardo Nicolosi, Francesco Senatore, Gigliola Soldi Rondinini, Andrea Ungari |
Comitato scientifico | Paolo Luca Bernardini, Salvatore Bottari, Massimo Bucarelli, Francesco Caccamo, Jordi Canal, Franco Cardini, Salvatore Ciriacono, Laurent Feller, Marco Gervasoni, Emilio Gin, Eduardo González Calleja, Alessandro Guerra, Keith Hitchins, Jean-Clément Martin, José Martínez Millán, Lorenzo Medici, Luigi Musella, Elisa Novi Chavarria, Pinuccia Franca Simbula, Valentina Sommella, Paolo Soave |
Redazione | Roberto Bellosta, Giulia Calabrò, Federico Imperato, Silvio Labbate, Stafania Rampello, Marcello Rinaldi, Fabrizio Rudi, Elisabetta Scarton, Francesco Vitali, Ida Xoxa |
La Biblioteca di Nuova rivista storica è una collana di pubblicazioni che affianca i numeri della rivista; in essa sono stati finora pubblicati 49 quaderni[4]. I più recenti volumi pubblicati nella collana sono:
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