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galassia peculiare nella costellazione del Centauro Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
NGC 5128, nota anche come C 77 e Centaurus A, è una galassia peculiare nella costellazione del Centauro. Appartiene alla classe intermedia tra le galassie ellittiche e quelle spirali, di tipo lenticolare; è una galassia gigante appartenente al gruppo di M83, con una distanza pari a 11-13 milioni di anni-luce dalla Via Lattea. Il centro di NGC 5128 è una delle più forti radiosorgenti conosciute (Cen A), nonché la più vicina delle galassie attive, e la quinta galassia più brillante del cielo notturno, facendone un obiettivo ideale all'osservazione per gli astronomi amatoriali[2]. Dai due poli di Centaurus A partono due emissioni di onde-radio a getto della lunghezza di diversi milioni di anni-luce. Al centro della galassia si pensa sia situato un buco nero supermassiccio di molti milioni di masse solari.
NGC 5128 Galassia peculiare | |
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La galassia “NGC 5128” | |
Scoperta | |
Scopritore | James Dunlop[1] |
Data | 29 aprile 1826[1] |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Centauro |
Ascensione retta | 13h 25m 27,6s |
Declinazione | -43° 01′ 08″ |
Distanza | 11-13 milioni a.l. (3,37-3,99 milioni pc) |
Magnitudine apparente (V) | 7,0 |
Dimensione apparente (V) | 18' x 14' |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Galassia peculiare |
Classe | S0 |
Altre designazioni | |
Centaurus A; C 77 | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di galassie peculiari |
Centaurus A si trova circa 4° a nord di Omega Centauri, un ammasso globulare visibile a occhio nudo, e considerata la sua declinazione, è osservabile in particolar modo dall'emisfero australe della Terra, mentre nell'emisfero boreale è visibile solo alle basse latitudini. Salvo condizioni eccezionalmente buone, nelle quali è visibile anche a occhio nudo,[3] la galassia è visibile con un binocolo, ma appare come una macchia chiara senza particolari attrattive; con un telescopio di 200mm di apertura e nelle foto a lunga esposizione appare la sua caratteristica più notevole, ossia la presenza di una larga banda scura che divide la galassia in due parti: si pensa possa trattarsi della conseguenza di una fusione con qualche sua galassia satellite. Le strutture addizionali come i lobi che dipartono dal centro sono visibili con i grandi telescopi professionali.
Centaurus A possiede una morfologia piuttosto insolita. Vista dalla Terra, la galassia appare come una galassia lenticolare o ellittica con una banda di polveri sovrapposta. La particolarità di questa galassia è stata scoperta nel 1847 da John Herschel; successivamente la galassia fu inclusa nell'Atlas of Peculiar Galaxies (pubblicato nel 1966). La strana morfologia della galassia è generalmente ritenuta essere il risultato di una fusione tra due galassie più piccole.[4]
Questa galassia è composta principalmente da stelle in avanzato stato evolutivo, mentre il disco è la regione dove la formazione stellare è più intensa[2]; nel disco infatti sono state identificate circa 100 regioni di formazione stellare[5].
Dagli studi del telescopio SOFIA è stata effettuata una mappatura dei campi magnetici di Centaurus A, estesi per circa 1600 al. È emerso che sono paralleli a una serie di scie di polvere, ritenute resti di una galassia a spirale, successivamente fusasi con una galassia ellittica. Avvicinandosi al centro, però, i campi magnetici si mostrano distorti a causa della fusione, che ne ha aumentato l'intensità. Secondo gli studiosi, il buco nero supermassiccio potrebbe aggiungere ulteriore disordine al campo magnetico.[6]
Nel 1986, è stata osservata in Centaurus A una supernova chiamata SN 1986G[7]. La supernova è stata scoperta all'interno della banda oscura della galassia da R. Evans[8]. Più tardi è stata poi identificata come una supernova di tipo Ia[9]. SN 1986G è stata utilizzata per dimostrare che gli spettri delle supernovae di tipo Ia non sono tutti uguali, e le supernovae Ia possono differenziarsi per il modo in cui cambiano di luminosità nel corso del tempo.
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