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famiglia di piante Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Myrtaceae (Juss., 1789), note anche come Myrtacee, è una famiglia di piante sia arboree che arbustive appartenente all'ordine Myrtales[1]. Secondo recenti stime[2] la famiglia comprende 132 generi con 5 950 specie diffuse soprattutto nelle regioni tropicali e subtropicali[1].
Le Myrtacee comprendono piante di grande importanza ecologica ed economica (mirto, chiodi di garofano, Feijoa), in particolare il genere Eucalyptus. Diverse specie sono coltivate anche a scopo ornamentale come, ad esempio, il comune callistemo.
Gli scienziati ipotizzano che la famiglia Myrtaceae sia nata tra sessanta e cinquantasei milioni di anni fa durante l'era paleocenica. Polline fossile è stato rinvenuto in sedimenti dall'antico supercontinente Gondwana[3].
La separazione di Gondwana durante il Cretaceo (145-66 milioni di anni fa ) ha isolato geograficamente i taxa permettendo una rapida speciazione: in particolare, i generi un tempo considerati membri dell'alleanza Leptospermoideae sono ora isolati all'interno dell'Oceania[4].
I membri di questa famiglia sono piante legnose sempreverdi, ricche di oli aromatici.
Le foglie sono persistenti, semplici, a margine intero.
I fiori hanno quattro-cinque pezzi fiorali (sepali e petali) e moltissimi stami. Molto il calice e la corolla sono di ridotte dimensioni e la funzione vessillare è assegnata, quasi del tutto o del tutto, ai soli stami, che assumono una vistosità dominante (per colori numero e dimensioni) rispetto al resto del fiore.
I frutti sono capsule, noci o bacche.
All'interno della famiglia Myrtaceae sono inclusi i seguenti 132 generi[1]:
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