Monnikenlangenoog
ex isola scomparsa dei Paesi Bassi Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Monnikenlangenoog (tradotto in italiano, isola lunga dei monaci), anche detta Moenkelangenoe, è stata un'isola delle Isole Frisone Occidentali. Localizzata nel Mare dei Wadden, era situata al largo della costa dell'attuale provincia di Groninga nei Paesi Bassi, tra le isole di Schiermonnikoog e Borkum.[1]
Monnikenlangenoog | |
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Carta del XVI secolo della provincia di Groninga con le isole di Bosch e Rottumeroog dove in precedenza sorgeva Monnikenlangenoog | |
Geografia fisica | |
Coordinate | 53°32′28.36″N 6°32′00.36″E |
Arcipelago | Isole Frisone Occidentali |
Geografia politica | |
Stato | Paesi Bassi |
Cartografia | |
voci di isole dei Paesi Bassi presenti su Wikipedia |
Monnikenlangenoog era lunga tra i 12 e i 15 km.[1][2] Durante le estati, l'isola era utilizzata per il pascolo, principale risorsa economica. Nel XIV secolo, l'isola era di proprietà della abbazia di Santa Giuliana a Rottum e della Vecchia Abbazia di Kloosterburen, entrambe sulla terraferma.[1]
Tra il 1400 e il 1570, Monnikenlangenoog si divise in due isole Rottumeroog e Bosch. Rottumeroog esiste ancora oggi mentre Bosch è scomparsa.[2]
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