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Maya (incrociatore)
incrociatore giapponese / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il Maya (摩耶?) è stato un incrociatore pesante della Marina imperiale giapponese, terza unità appartenente alla classe Takao e così chiamato in onore della montagna omonima che si eleva a nord della città di Kōbe (isola di Honshū).[1] Fu varato dal cantiere di Kōbe nel novembre 1930.
Maya | |
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Descrizione generale | |
Tipo | Incrociatore pesante |
Classe | Takao |
Proprietà | Marina imperiale giapponese |
Ordine | 1927 |
Cantiere | Kōbe (Kawasaki) |
Impostazione | 4 dicembre 1928 |
Varo | 8 novembre 1930 |
Completamento | 30 giugno 1932 |
Radiazione | 20 dicembre 1944 |
Destino finale | Silurato il 23 ottobre 1944 durante la battaglia del Golfo di Leyte |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 12 781 t A pieno carico: 15 490 t |
Lunghezza | 203,76 m |
Larghezza | 18,03 m |
Pescaggio | 6,11 m |
Propulsione | 12 caldaie Kanpon e 4 turbine a ingranaggi a vapore; 4 alberi motore con elica (130 000 shp) |
Velocità | 35,5 nodi (67,6 km/h) |
Autonomia | 7 000 miglia a 14 nodi (12 900 chilometri a 26,6 km/h) |
Equipaggio | 773 |
Armamento | |
Armamento |
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Corazzatura |
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Mezzi aerei | 3 idrovolanti (modello variabile) |
Note | |
Dati riferiti all'entrata in servizio | |
Fonti citate nel corpo del testo | |
voci di incrociatori presenti su Wikipedia |
Formò la 4ª Divisione incrociatori con le unità sorelle e partecipò ad alcune operazioni di trasporto nelle acque cinesi. Immediatamente dopo l'attacco di Pearl Harbor fu inviato ad appoggiare alcuni sbarchi nelle Filippine, poi nel gennaio 1942 si riunì alla 2ª Flotta e all'inizio di marzo partecipò a un rastrellamento del mare a sud di Giava, contribuendo alla distruzione di una mezza dozzina di navi alleate. Dopo un raddobbo in patria, a fine maggio passò alla 5ª Flotta e nel corso della battaglia delle Midway (4-6 giugno 1942) operò nel settore delle isole Aleutine come scorta alle portaerei della formazione e ai convogli che occuparono Attu e Kiska. Rientrato in Giappone, seguì il resto della 2ª Flotta alla base aeronavale di Truk in agosto, sua base nel corso della campagna di Guadalcanal: fu presente alla battaglia delle Salomone Orientali (23-25 agosto), bombardò a metà ottobre l'aeroporto dell'isola e alla fine del mese ebbe un ruolo marginale nella battaglia delle isole Santa Cruz (25-26 ottobre). Nella notte tra il 13 e il 14 novembre ripeté l'azione di cannoneggiamento della pista aerea assieme all'incrociatore pesante Myoko; il mattino seguente, durante il ripiegamento verso le isole Shortland, un velivolo statunitense sbagliò manovra e si schiantò a babordo sul Maya, infliggendo danni importanti. Rimasto in riparazione sino al gennaio 1943, tornò in servizio con la 5ª Flotta e alla fine di marzo fu protagonista, con il Nachi, dell'inconcludente battaglia delle isole Komandorski. In estate coprì lo sgombero di Kiska, quindi fu riassegnato a Truk e infine, in novembre, a Rabaul: qui fu coinvolto da un imprevisto attacco aeronavale e una bomba danneggiò le macchine. Tornò in patria e qui, tra il dicembre 1943 e l'aprile 1944, fu convertito in incrociatore contraereo.
In maggio il Maya raggiunse il resto della 4ª Divisione alle isole Lingga, a sud di Singapore, e qui rimase per un mese. Il 19 e 20 giugno partecipò dunque alla battaglia del Mare delle Filippine in seno alla 1ª Flotta mobile, scontro che fu cagione di gravissime perdite tra i gruppi aerei imbarcati. Danneggiato superficialmente, fece tappa a Yokosuka e poi tornò alle Lingga, dove tornò sotto la 2ª Flotta. Verso la fine di ottobre salpò con le altre navi nel quadro dell'operazione Shō-Gō 1; il mattino presto del 23 ottobre, al largo della costa occidentale di Palawan, la squadra fu attaccata in sequenza da due sommergibili. Il Maya incassò quattro siluri uno dopo l'altro, esplose e affondò rapidamente con circa un terzo dell'equipaggio, compreso il comandante.