Lerici (casa editrice)
casa editrice italiana / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Lerici è stata una casa editrice fondata nel 1927 da Carlo Maurilio Lerici. Pubblicò fino agli anni cinquanta per il Centro di prospezioni geominerarie (poi Fondazione Lerici[1]). Nel 1956, Roberto Lerici la rifondò con il sostegno economico di Aldo Rosselli[2] (figlio di Nello) e dello zio Carlo Maurilio[3], volgendola all'editoria letteraria. Fra i collaboratori più prestigiosi si ricordano: Angelo Maria Ripellino, Oreste Macrì, Mario Luzi, Roberto Sanesi, Romano Bilenchi, Walter Pedullà che fu direttore della Casa Editrice e il capo redattore Magdalo Mussio che nel 1963 diresse la collana Marcalibri[4] associata alla rivista Marcatré diretta da Eugenio Battisti e legata al Gruppo 63. La Casa editrice fu chiusa nel 1967.
Lerici | |
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Stato | Italia |
Fondazione | 1927 |
Fondata da | Carlo Maurilio Lerici |
Chiusura | 1967 |
Sede principale | Milano |
Settore | Editoria |
Tra gli scrittori più significativi pubblicati dalla casa editrice si ricordano, tra gli autori stranieri, molti dei quali tradotti per la prima volta in Italia: Endre Ady, Roland Barthes, Aleksandr Blok, Hermann Broch, Witold Gombrowicz, Nazım Hikmet, Langston Hughes, Antonio Machado, Norman Mailer, Fernando Pessoa, Ezra Pound, Henry Roth, Isaac Bashevis Singer, Robert Walser e Wystan Hugh Auden.
Tra gli italiani, alcuni dei quali pubblicati per la prima volta dalla casa editrice: Carmelo Bene, Edith Bruck, Lorenzo Calogero, Maurizio Calvesi, Gillo Dorfles, Angelo Fiore, Emilio Garroni, Vittorio Gassman, Dacia Maraini, Giorgio Orelli, Antonio Pizzuto, Giorgio Saviane.