Large Binocular Telescope
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Il Large Binocular Telescope (abbreviato in LBT, in italiano "Grande Telescopio Binoculare"), è un telescopio a doppia pupilla a montatura altazimutale in configurazione gregoriana, ottimizzato per l'interferometria e l'osservazione a grande campo. È collocato sul monte Graham, nel sud-est dell'Arizona, a circa 3200 metri di altezza,[2] nel complesso delle montagne Pinaleño.
Large Binocular Telescope | |
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Vista della cupola cubica del Grande Telescopio Binoculare. | |
Osservatorio | Osservatorio internazionale del monte Graham |
Ente | Consorzio formato da molti osservatori di Stati Uniti Italia Germania |
Stato | Stati Uniti |
Localizzazione | Arizona |
Coordinate | 32°42′04.71″N 109°53′20.63″W32°42′04.71″N, 109°53′20.63″W |
Altitudine | 3 221 m s.l.m. |
Clima | Steppico di montagna |
Costruito nel | 1996-2004 da Ansaldo |
Prima luce nel | Prima luce (1° specchio prim. da solo) 12 ottobre 2005. Seconda luce (2° specchio primario da solo) 18 settembre 2006. Prima luce binoculare (entrambi gli specchi) 11-12 gennaio 2008[1] |
Caratteristiche tecniche | |
Tipo | Gregoriano binoculare |
Lunghezza d'onda | Ottico e infrarosso |
Diametro primario | 8,4 m per specchio (attivi) |
Diametro secondario | 911 mm (adattivi) |
Diametro terziario | (due, ruotati di 45°) |
Risoluzione angolare | λ/22.8 m |
Area | 111 m² |
Distanza focale | 9,6m (f/1.142) |
Specchio | Monolitici ricoperti di alluminio |
Montatura | Montatura altazimutale |
Cupola | Edificio co-rotante a cubo, due aperture, imposte scorrevoli |
Sito ufficiale | |
L'LBT, che fa parte dell'Osservatorio internazionale del monte Graham, è un progetto a partecipazione italiana di priorità nazionale. Il telescopio, infatti, vede la partecipazione degli Stati Uniti tramite enti governativi e diverse università (50%), della Germania (25%), e dell'Italia (25%) tramite l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).
La progettazione è stata affidata ad un gruppo di aziende italiane mentre la costruzione e l'assemblaggio sono stati eseguiti da Ansaldo nei cantieri di Milano. Il trasporto eccezionale transoceanico è stato effettuato dalla Fagioli di Sant'Ilario d'Enza[3].