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allenatore di calcio e calciatore croato Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Josip Šimunić (pron. ˈjɔsip ˈʃimunitɕ; Canberra, 18 febbraio 1978) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore croato, di ruolo difensore, presidente del Rudeš.
Josip Šimunić | |||||||||||||||||||
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Nazionalità | Croazia | ||||||||||||||||||
Altezza | 195 cm | ||||||||||||||||||
Peso | 87 kg | ||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||
Ruolo | Difensore | ||||||||||||||||||
Termine carriera | 1º gennaio 2015 - giocatore | ||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||
Squadre di club1 | |||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | |||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 20 aprile 2023 | |||||||||||||||||||
Nato in Australia, i suoi genitori croati di Bosnia-Erzegovina (dal Otigošće).[1]
Inizia la carriera nel paese nei Melbourne Knights, per poi approdare in Germania, prima all'Amburgo e dal 2000 all'Hertha Berlino.
Dopo 9 stagioni con la maglia dell'Hertha Berlino, viene acquistato il 30 giugno 2009 dall Hoffenheim per circa 7 milioni di euro; sigla un contratto triennale.
Il 31 agosto 2011, nelle ultime ore di mercato, viene ufficializzato l'approdo del giocatore in patria, alla Dinamo Zagabria.
Il 14 dicembre 2014 si ritira ufficialmente dal calcio professionistico.
Nel 2001 ha ottenuto la cittadinanza croata; successivamente ha partecipato con la selezione balcanica al campionato del mondo 2002 e al campionato del mondo 2006. È stato inoltre convocato per il campionato d'Europa 2004, per il campionato d'Europa 2008 e per il campionato d'Europa 2012. Al Mondiale 2006 è stato erroneamente ammonito per tre volte, anziché due, dall'arbitro inglese Graham Poll durante la gara contro l'Australia, prima di venire espulso;[2] lo stesso arbitro ha successivamente chiarito la svista, dicendo di essere stato tratto in inganno dall'accento australiano con cui parlava il giocatore, nato proprio in tale nazione.[3]
Il 19 novembre 2013, durante i festeggiamenti per la qualificazione ai mondiali del 2014 in Brasile, grida alla folla Za dom, spremni! (traducibile come Per la patria, pronti!), che era il grido di battaglia degli ustascia, l'organizzazione di estrema destra filo-fascista croata attiva durante la seconda guerra mondiale: in conseguenza di ciò viene multato di 3.200 € dalla sua federazione, squalificato per 10 giornate dalla FIFA e costretto a saltare l'intera spedizione per i mondiali in Brasile. Il 20 marzo 2014 la FIFA respinge il ricorso del giocatore e della federcalcio croata per ridurre le giornate di squalifica, aggiungendo un'ammenda di 30.000 franchi svizzeri.[4]
Il 21 settembre 2015 viene assunto come assistente dal neo ct della Croazia Ante Čačić.[5]
Il 10 maggio 2019 gli viene affidata la guida della nazionale della Croazia U-19 per poi,[6] il 20 aprile 2023, venir sollevato da tale incarico.[7]
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