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attrice statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Jan Maxwell, all'anagrafe Janice Elaine Maxwell (Fargo, 20 novembre 1956 – New York City, 11 febbraio 2018) è stata un'attrice statunitense, nota soprattutto per il suo lavoro nel teatro musicale e di prosa a Broadway.
Quinta di sei fratelli, Jan Maxwell era la figlia del giudice Ralph B. Maxwell e dell'avvocato Elizabeth Fargusson Maxwell. Dopo aver interrotto gli studi di recitazione alla Minnesota State University Moorhead prima della laurea, Jan Maxwell si trasferì a New York per sfondare come attrice.[1] Nel 1981 si unì al quinto tour statunitense di Annie, per poi tornare a New York: gli inizi della carriera furono altalenanti e per alcuni periodi lavorava come lettrice di copioni e sceneggiatrice, otlre a recitare con i Paper Bag Players, una compagnia teatrale che portava in scena spettacoli per bambini.[2] Nel 1990 debuttò a Broadway quando sostituì Dee Hoty nel musical di Cy Coleman City of Angels, in cui recitava nel duplice ruolo di Alaura Kingsley e Carla Haywood.[3] Nel 1991 recitò ad East Haven nella produzione della Goodspeed Opera House di Here's Love, mentre l'anno successivo tornò a Broadway nel ruolo della protagonista di Dancing at Lughnasa. Dopo aver lavorato nell'Off Broadway nel musical Inside Out (1994) e nel dramma The Professional (1995), tornò a Broadway nel 1997 in un acclamato revival di Casa di bambola con Janet McTeer nel ruolo di Nora.[4] L'anno successivo era di nuovo a Broadway nel musical The Sound of Music, in cui interpretava la baronessa Elsa von Schraeder, a cui seguì nel 2000 la commedia di Neil Simon The Dinner Party.[5]
Nel 2005 ottenne un primo grande successo con l'adattamento teatrale Citty Citty Bang Bang e per la sua interpretazione nel ruolo della Baronessa Bombarda fu candidata al Tony Award alla miglior attrice non protagonista in un musical.[6] Due anni dopo fu nuovamente candidata al Tony Award, alla miglior attrice non protagonista in un'opera teatrale, per The Coram Boy.[7] Nel 2010 fu candidata a due Tony Award, alla migliore attrice protagonista in un'opera teatrale per The Royal Family e alla migliore attrice non protagonista in un'opera teatrale per Lend Me a Tenor.[8] Nel 2011 recitò nel ruolo di Phyllis Stone nel musical Follies in scena al Kennedy Center di Washington con Bernadette Peters, Ron Raines, Elaine Paige e Danny Burstein.[9] Il revival ottenne ottime recensioni e fu riproposto a Broadway alcuni mesi dopo;[10] per la sua interpretazione Jan Maxwell fu candidata al Tony Award alla miglior attrice protagonista in un musical, al Drama Desk Award e all'Outer Critics Circle Award nel 2012.[11] Due anni dopo recitò nel dramma politico City of Conversation al Lincoln Center, per cui fu candidata al Drama League Award e ottenne la sua decima candidatura al Drama Desk Award.[12] Nel 2015 interpretò la pittrice Galacta nel dramma di Howard Barker Scenes From an Execution, in cartellone all'Atlantic Stage 2 di Chelsea; Maxwell aveva già ricoperto il ruolo nel 2008, in una performance che le valse una candidatura al Drama Desk Award.[13] Al termine delle repliche annunciò il ritiro dalle scene teatrali e si dedicò esclusivamente ad alcuni progetti televisivi.[14]
Nel 2006 le fu diagnositcato il cancro al seno, una malattia che le si ripresentò nel 2013 in forma metastatica. Dopo una battaglia di cinque anni contro il cancro morì nel 2018 per la malattia leptomeningea causatele dal tumore.[15][16]
Jan Maxwell è stata sposata con Robert Emmet Lunney e la coppia ha avuto un figlio, William "Will" Maxwell-Lunney, nato nel 1995.[17]
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