Terminati gli studi superiori, non potendo permettersi di frequentare l'università, girò per il paese svolgendo i lavori più disparati (raccolta della frutta, operaio in una fabbrica di attrezzi minerari, minatore e addetto ai pozzi petroliferi).
Nel periodo tra gli anni cinquanta e i settanta lavorò per un breve periodo come sceneggiatore per la 20th Century Fox. Viaggiò quindi a lungo, prima in Europa e poi per il resto del mondo, fermandosi in luoghi esotici per scrivere racconti o romanzi, prima di ripartire per altre destinazioni. Alla fine degli anni cinquanta, durante un periodo in cui si trovava a New York, scrisse sceneggiature per la serie TV di fantascienza Captain Video. In questo periodo compose i romanzi L'odissea di Glystra, Il linguaggio di Pao e Uomini e draghi, con cui vinse un Premio Hugo. Iniziò inoltre la Trilogia di Durdane e il Ciclo dei Principi demoni e ritornò ai racconti del ciclo della Terra morente, con la nuova antologia di racconti Le avventure di Cugel l'astuto.
Fino alla morte abitò con moglie e figlio a Oakland, in California. Morì il 26 maggio 2013 nella sua casa di Oakland.[2]
Carriera letteraria
La neutralità di questa voce o sezione sugli argomenti scrittori e fantasy è stata messa in dubbio.
Vance ha composto oltre sessanta romanzi, la maggior parte dei quali inseriti in vari cicli: il Ciclo della Terra morente, il Ciclo dei Principi demoni, il Ciclo di Tschai, la trilogia di Durdane, quella dell'Ammasso di Alastor, i due libri del Ciclo del Grande Pianeta e la trilogia di Lyonesse. Molti dei cicli di fantascienza di Vance appartengono ad una visione del futuro chiamata Distesa Gaeana. Le connessioni non sono necessarie per la comprensione di ogni serie specifica, anche se Vance utilizza riferimenti a protagonisti di altre serie, come Navarth, il poeta pazzo, o cita libri immaginari, come l'enciclopedia in più volumi "Vita" del Baron Bodissey.
Lo stile di Vance raggiunge probabilmente la sua forma migliore nei romanzi singoli come L'ultimo castello e Maske: Thaery.
I romanzi di fantascienza e fantasy di Vance sono tipicamente satirici e possono facilmente indurre un lettore a considerarli solo space opera. Di solito il protagonista è un personaggio positivo contrapposto alle convenzioni di una società chiusa e retrograda, ma altri hanno come protagonista un antieroe (come 'Cugel l'astuto' nei romanzi della Terra morente) che, dopo essere stato castigato dalle sue vicissitudini, può alla fine trionfare.
Spesso l'attrattiva principale dei romanzi di Vance non è costituita dalla trama, ma dalla sua capacità di evocare, in pochi paragrafi, società aliene complesse e assurde, creando mondi compiutamente realizzati.
Un altro talento di Vance consiste nel racconto di storie-nelle-storie mediante l'uso di citazioni in apertura di capitolo e di note fittizie a piè di pagina similmente a Terry Pratchett. Spesso Vance espone la natura delle società descritte per mezzo di note linguistiche riguardanti termini intraducibili. Questi termini delineano concetti centrali per la società descritta, ma che sono completamente alieni per il lettore. In effetti la capacità di Vance di "spiegare" senza diminuire l'attenzione del lettore è parte del fascino del suo lavoro.
Un elemento ricorrente nei lavori di Vance è l'ambito territoriale (villaggio o pianeta che sia) i cui abitanti praticano sistemi di credenze assurdi, ripugnanti, o entrambi. A parte il loro potenziale esotico, Vance usa questi episodi per ironizzare sul dogmatismo in generale e su quello religioso in particolare. Siccome, nel corso dei secoli, sono state seguite così tante credenze, pare implicare Vance, chi ha il diritto di imporre il suo dogma agli altri?
Questo scetticismo è legato all'individualismo di Vance, che sembra evocare l'auspicio di Thoreau che nel mondo vi sia la massima varietà di persone. I suoi valori illuminati si concretizzano nella convinzione che ognuno dovrebbe essere libero di realizzarsi secondo le proprie inclinazioni, purché questa autorealizzazione non vada a detrimento degli altri. Spesso i villain di Vance sono artisti che violano questo principio e distruggono le vite o le proprietà altrui per perseguire unicamente la propria visione.
Di conseguenza, Vance favorisce personaggi aristocratici, per le eccentricità che la classe sociale e la ricchezza possono permettere loro e si diverte a creare società iper-individualistiche e ultra-aristocratiche. Un tema ricorrente è quello della società decadente aristocratica, che il perseguimento dell'individualismo estetico ha resa incapace di affrontare sfide che richiedano cooperazione, anche se di solito i suoi protagonisti riescono ad essere sia esteti che eroi.
Vance non dà per scontato che l'aristocrazia conferisca automaticamente meriti, è spietato nella sua satira di notabili pomposi, ma distingue sempre tra pretenziosità e valore reale. Uno dei molti fascini delle sue opere è il modo in cui sia furfanti che principi si esprimono con linguaggio forbito.
I valori di Vance a volte hanno la forza di pregiudizi, come la sua disapprovazione per l'omosessualità: nei suoi lavori, solo i cattivi sono omosessuali. Questo conservatorismo sessuale si manifesta anche nelle relazioni uomo-donna. Vance può creare figure femminili vivide ed eroiche ma, una volta accasate, le fa uscire di scena ed è esplicito nell'insistere sulle nature differenti degli uomini e delle donne e che ogni deviazione dal proprio genere debba essere evitata. Questo sessismo è innegabile.
Vance ha parlato del suo piacere per gli scritti di P.G. Wodehouse e una certa influenza di quest'ultimo può essere ritrovata in alcuni degli scritti di Vance, specialmente nelle sue descrizioni di zie prepotenti e dei loro nipoti facilmente intimoriti. L'influenza di Wodehouse si affianca a quella di L. Frank Baum, il creatore de Il mago di Oz, qualunque sia il peso relativo di questi modelli.
I racconti gialli di Vance oggi mantengono un valore essenzialmente per quello che rivelano della sua evoluzione come scrittore di fantascienza, fantasy e umorismo.
Vance smise di frequentare il genere all'inizio degli anni settanta, se si eccettuano le storie del mistero inserite con successo nei suoi universi fantascientifici, ispirate parzialmente al Simon Templar di Leslie Charteris, a Jack London e a P.D. James.
Vance visse per la maggior parte della sua vita adulta nelle colline sopra Oakland. Iniziò la carriera di scrittore a tempo pieno alla fine degli anni quaranta, il periodo in cui la San Francisco Renaissance era agli inizi. I riferimenti alla vita bohèmienne della Bay Area, direttamente nei suoi primi gialli e in forma camuffata nei suoi racconti di fantascienza, suggeriscono affinità con questo movimento. La "Sailmaker Beach," il quartiere bohèmienne di Avente sul pianeta Alphanor, è una versione della North Beach di San Francisco, mentre sembra che il personaggio del folle poeta Navarth sia stato basato su Kenneth Rexroth.
Il modo in cui descrive la Tahiti degli anni sessanta rivela alcuni degli ingredienti che Vance miscelò per presentare mondi alieni senza apparentemente alcuno sforzo.
Si elencano solo le vittorie e non anche le candidature.
2001 Inclusione nella Science Fiction and Fantasy Hall of Fame del Museum of Pop Culture di Seattle, Washington.
2010Premio Hugo per il miglior libro sull'argomento a Ciao, sono Jack Vance! (e questa storia sono io) (This is Me, Jack Vance! (or, More Properly, This is "I")).
Per ogni testo si indica la prima edizione nell'originale inglese e l'eventuale prima traduzione in lingua italiana. Le serie di romanzi interconnessi sono elencate cronologicamente, in base alla data di pubblicazione del primo episodio di ogni ciclo. Si noti che Vance ha cambiato anche più volte i titoli di alcune sue opere; le denominazioni definitive furono fissate nella ristampa integrale in quarantaquattro volumi Vance Integral Edition (2002-2005).
Magnus Ridolph
Ciclo composto da dieci racconti interconnessi. I primi sei furono riuniti per la prima volta nell'antologia The Many Worlds of Magnus Ridolph, parte del volume doppio The Brains of Earth / The Many Worlds of Magnus Ridolph, Ace Double M-141, Ace Books, 1966; il settimo e ottavo furono aggiunti alla raccolta nella ristampa in DAW Collectors 381, DAW Books, 1980; gli ultimi due confluirono in un'ulteriore ristampa re-intitolata The Complete Magnus Ridolph, Underwood-Miller, 1985; infine, l'ordine dei testi è stato modificato nell'edizione definitiva intitolata Magnus Ridolph, Vance Digital Edition 2, Spatterlight Press, 2012.
La versione Ace Books del ciclo è apparsa in italiano come Le avventure di Magnus Ridolph, trad. Gianni Montanari, Galassia 181, Casa Editrice La Tribuna, gennaio 1973; la versione Underwood-Miller è invece apparsa come Le Avventure di Magnus Ridolph (si noti la A maiuscola), trad. Gianni Montanari e Cristian Carlone, Biblioteca di Fantascienza 2ª serie n. I, Fanucci Editore, 1993. La versione DAW Books e quella Spatterlight Press non sono mai state tradotte.
I racconti sono elencati di seguito secondo l'ordine della versione Spatterlight Press.
"Un cuore d'oro" ("Coup de grace"), Super-Science Fiction febbraio 1958.
Ciclo della Terra morente
La tetralogia è stata riunita per la prima volta nel volume omnibus Tales of the Dying Earth, Fantasy Masterworks 4, Gollancz, 2000. Il primo e il quarto volume sono raccolte di testi brevi reciprocamente autonomi, il secondo e il terzo sono romanzi consequenziali con protagonista Cugel l'Astuto.
La Terra morente o Il crepuscolo della Terra (The Dying Earth poi Mazirian the Magician), Hillman Periodicals, Inc., 1950. Trad. Laura Virgili, I Romanzi del Cosmo 127, Ponzoni Editore, luglio 1963. Raccolta di sei racconti inediti:
"Il mago Mazirian" ("Mazirian the Magician").
"Turjan di Miir" ("Turjan of Miir").
"T'sais" ("T'sais").
"Lian il viandante" o "La trama delle tenebre" ("Liane the Wayfarer" o "The Loom of Darkness").
La saga di Cugel (Cugel's Saga poi Cugel: The Skybreak Spatterlight), Timescape Books, 1983. Trad. Maria Agnese Grimaldi, Il Libro d'Oro della Fantascienza 30, Fanucci Editore, 1989.
"Flutic" ("Flutic"), estratto promozionale apparso in traduzione italiana di Roberta Rambelli nell'antologia Fantasy, a cura di Sandro Pergameno, Grandi Opere Nord 11, Editrice Nord, 1985. Prima edizione nell'originale inglese in Coup de Grace and Other Stories, Vance Integral Edition 0, Spatterlight Press, 2001.
Contributi di altri autori
Nello lungo iato intercorso fra la pubblicazione di Le avventure di Cugel l'Astuto e quella di La saga di Cugel, Vance autorizzò lo scrittore statunitense Michael Shea a proseguire la serie con un proprio romanzo:
Quando infine decise di espandere la saga, Vance non tenne in conto gli eventi del romanzo di Shea, tuttavia ne riconobbe la validità come "speciale fuori serie"; per questa ragione l'opera è stata ripubblicata in Paladins of Vance 2, Spatterlight Press, 2020.
Successivamente, ventidue fra scrittori e scrittrici estimatori di Vance hanno realizzato collettivamente un'antologia celebrativa di racconti autoconclusivi ambienti nell'universo della Terra Morente:
Songs of the Dying Earth: Stories in Honor of Jack Vance, a cura di George R. R. Martin e Gardner Dozois, Subterranean Press, 2009; comprende ventidue racconti, ognuno corredato da un commento del rispettivo autore. Edito in italiano nei tre tomi Storie dal crepuscolo di un mondo /1, Storie dal crepuscolo di un mondo /2 e La terra al tramonto, trad. Pietro Formenton and Dario Rivarossa, Urania 1567, 1580 e 1590, Arnoldo Mondadori Editore, febbraio 2011, marzo 2012 e gennaio 2013; la traduzione italiana sostituisce i testi di apparato originali con appendici di Giuseppe Lippi.
Il Satellite dei Cospiratori
Due romanzi brevi combinati nel fix-upIl satellite dei cospiratori (Monsters in Orbit) entro il volume doppio Monsters in Orbit / The World Between and Other Stories, Ace Books, Ace Double M-125, 1965. Trad. anonima, Gemini. Fantascienza 14, Solaris Editrice, 1978.
Abercrombie Station, Thrilling Wonder Stories febbraio 1952. Anche edito singolarmente come Stazione Abercrombie, trad. Franco Giambalvo, nell'antologia Il meglio di Jack Vance, Robot Speciale 5, Armenia Editore, 1977.
La dilogia è stata riunita per la prima volta nel volume omnibus Big Planet Omnibus, Vance Digital Edition 74, Spatterlight Press, 2013. Una raccolta analoga era già apparsa in italiano come Il ciclo del Grande Pianeta, I Classici della Fantascienza e della Fantasy 2, Fanucci Editore, 1990.
Universo del Gaean Reach
Le seguenti opere si svolgono tutte nel Gaean Reach (a volte tradotto come "Distesa gaeana" o "Dominazione Gaenica"), una regione dello spazio esterno densamente popolata di colonie terrestri che mantengono stretti contatti commerciali, a fronte di immense differenze culturali. Ciascuna serie si svolge in una diversa epoca e regione del Reach ed è totalmente autonoma dalle altre, sia per trama sia per cronologia interna.
Ciclo dei Principi demoni
Volere di re poi Il re stellare (The Star King), serializzato in due puntate in Galaxy Magazine dicembre 1963 e febbraio 1964. Trad. Lella Pollini, serializzato in nove puntate su Galaxy 72, anno VII n. 5, maggio 1964, e in appendice ai numeri da 42 a 49 di Galassia, Casa Editrice La Tribuna, da giugno 1964 a gennaio 1965.[4]
La pentalogia è stata riunita inizialmente nei due omnibus The Demon Princes: Volume One (Orb, 1997; volumi 1-2-3) e The Demon Princes: Volume Two (Orb, 1997; volumi 4-5), e successivamente nel volume unico The Demon Princes (Science Fiction Book Club, 1998). La traduzione italiana pubblicata da Editrice Nord aveva già anticipato queste soluzioni prima con i due omnibus I principi demoni (Cosmo Oro 45, Editrice Nord, 1980; volumi 1-2-3) e Gli ultimi principi (Cosmo Oro 56, Editrice Nord, 1982; volumi 4-5), poi con il volume unico I cinque re stellari (Grandi Opere Nord 19, Editrice Nord, 1991).
Contributi di altri autori
Dopo la morte di Vance, la sua famiglia ha autorizzato lo scrittore canadese-britannico Matthew Hughes a comporre un romanzo ambientato nel Gaean Reach che si lega come spin-off alla pentalogia dei Principi Demoni:
Barbari del Dilà (Barbarians of the Beyond), Paladins of Vance 3, Spatterlight Press, 2021. Trad. Marco Riva, Robotica 92, Delos Digital, 2023.
La trilogia è stata riunita per la prima volta nel volume omnibus Alastor (Tor Books, 1990), corrispondente all'omnibus in traduzione italiana I mondi di Alastor (Tascabili Omnibus 4, Editrice Nord, 1992).
Contributi di altri autori
Dopo la morte di Vance, la sua famiglia ha autorizzato lo scrittore nederlandese Tais Teng a proseguire il ciclo di Alastor con un quarto romanzo:
Phaedra: Alastor 824, Paladins of Vance 1, Spatterlight Press, 2019.
La dilogia è stata riunita per la prima volta nel volume omnibus Ports of Call and Lurulu, Vance Integral Edition 43, 2005. Una raccolta analoga era già apparsa in italiano nel volume triplo Myron Tany & I vandali dello spazio (Urania Millemondi 2ª serie n. 45, Arnoldo Mondadori Editore, autunno 2007), in cui la serie di Myron Tany era affiancata al romanzo autoconclusivo I vandali dello spazio.
The Fox Valley Murders, Bobbs-Merrill Company, 1966.
The Pleasant Grove Murders, Bobbs-Merrill Company, 1967.
La dilogia è stata riunita per la prima volta nel volume omnibus The Fox Valley Murders / The Pleasant Grove Murders, Vance Integral Edition 13, Spatterlight Press, 2005; la successiva ristampa intitolata The Joe Bain Mysteries, Vance Digital Edition 77, Spatterlight Press, 2013, include in appendice gli appunti dell'autore per un terzo romanzo incompiuto, intitolato The Genesee Slough Murders.
La tetralogia è stata riunita per la prima volta nel volume omnibus Planet of Adventure, Grafton, 1985. Una raccolta analoga era già apparsa in italiano come Pianeta Tschai, Biblioteca di Urania 1, Arnoldo Mondadori Editore, marzo 1978.
La trilogia è stata riunita per la prima volta nel volume omnibus Durdane, Gollancz, 1989. Una raccolta analoga era già apparsa in italiano come Il mondo di Durdane, Grandi Scrittori di Fantascienza a. I n. 1, Euroclub, 1980.
Miro Hetzel
L'agenzia turistica di Dogtown (The Dogtown Tourist Agency), nell'antologia Epoch, a cura di Roger Elwood e Robert Silverberg, Berkey/Putnam, 1975.
Il turno di Freitzke (Freitzke's Turn), nell'antologia Triax, a cura di Robert Silverberg, Pinnacle Books, 1977.
La dilogia è stata riunita per la prima volta nel volume omnibus Miro Hetzel l'investigatore (Galactic Effectuator poi Miro Hetzel), Underwood-Miller, 1980. Trad. Roberta Rambelli, Cosmo. Collana di Fantascienza 131, Editrice Nord, 1983.
Trilogia di Lyonesse
Il primo romanzo della serie era inizialmente intitolato Lyonesse e sottotitolato Book I: Suldrun's Garden; a partire dalla ristampa nella Vance Integral Edition (2002) le due nomenclature sono state chiaramente separate come titolo del ciclo e titolo del singolo volume.
Lyonesse poi Lyonesse: Il giardino di Suldrun (Lyonesse poi Suldrun's Garden), Berkley Books, 1983. Trad. Annarita Guarnieri, Fantacollana 59, Editrice Nord, 1985.
Il dono della parlantina (The Gift of Gab), Astounding Science Fiction settembre 1955. Trad. Marco Riva, nella raccolta Stelle nane: Tredici racconti rari e inediti, I Mondi di Jack Vance 7, Delos Digital, 2021.
Isle of Peril poi Bird Isle, Mystery House, 1957. Prima edizione sotto lo pseudonimo di Alan Wade.
Prendi la mia faccia (Take My Face poi The Flesh Mask), Mystery House, 1957; trad. Amalia D'agostino Schanzer, I Galli Proibiti 96, Longanesi & C., 1961. Prima edizione sotto lo pseudonimo di Peter Held[5].
Nopalgarth (The Brains of Earth poi Nopalgarth) nel volume doppio The Brains of Earth / The Many Worlds of Magnus Ridolph, Ace Double M-141, Ace Books, 1966. Trad. Marco Riva, Odissea Argento 1, Delos Digital, 2020.
L'uomo della Zarius (The Man from Zodiac poi Milton Hack from Zodiac), Amazing Stories agosto 1967. Trad. Matteo Puggioni, nella raccolta I Signori dei Draghi, Il Libro d'Oro 38, Fanucci Editore, 1990.
Il Ruffaldo (Rumfuddle), nell'antologia Three Trips in Time and Space, a cura di Robert Silverberg, Hawthorn, 1973. Trad. Franco Giambalvo, nella raccolta Il meglio di Jack Vance, Robot Speciale 5, Armenia Editore, novembre 1977.
The View from Chickweed's Window, Underwood-Miller, 1979; prima edizione come John Holbrook Vance.
The House on Lily Street, Underwood-Miller, 1979; prima edizione come John Holbrook Vance.
Strange Notions poi Strange People, Queer Notions, nel volume doppio Strange Notions & The Dark Ocean, Underwood-Miller, 1985.
The Dark Ocean, nel volume doppio Strange Notions & The Dark Ocean, Underwood-Miller, 1985.
Raccolte di racconti
Raccolte allestite dall'autore
Son of the Tree / The Houses of Iszm, Ace Double F-265, Ace Books, 1964. Volume doppio comprendente i romanzi brevi Il figlio dell'albero (Son of the Tree) e Le case di Iszm (The Houses of Iszm).
Monsters in Orbit / The World Between and Other Stories, Ace Double M-125, Ace Books, 1965. Volume doppio comprendente il romanzo fix-up Il satellite dei cospiratori (Monsters in Orbit) e l'antologia The World Between and Other Stories, che raccoglie cinque racconti; tutti i testi sono illustrati da Jack Gaughan.
Eight Fantasms and Magics, Macmillan, 1969. Comprende i due romanzi brevi autoconclusivi L'uomo dei miracoli (The Miracle Workers), Il segreto dei Telek (Telek), il racconto "Guyal di Sfer" ("Guyal of Sfere") estrapolato dalla raccolta La Terra morente (The Dying Earth), il racconto "Cil" ("Cil") estratto dal romanzo della Terra morente Le avventure di Cugel l'Astuto (The Eyes of the Overworld), e quattro racconti autoconclusivi.
The Dragon Masters / The Last Castle, Ace Double 16641, Ace Books, 1973. Volume doppio comprendente i due romanzi brevi Uomini e draghi (The Dragon Masters) e L'ultimo castello (The Last Castle).
The Worlds of Jack Vance, Ace Books, 1973. Comprende il romanzo breve Nopalgarth (The Brains of Earth), tre racconti di Magnus Ridolph e cinque racconti autoconclusivi.
The Moon Moth and Other Stories, Dennis Dobson, 1976. Ristampa in volume autonomo e con nuovo titolo di The World Between and Other Stories.
Il meglio di Jack Vance (The Best of Jack Vance), Pocket Books, 1976; trad. Franco Giambalvo, Robot Speciale 5, Armenia Editore, novembre 1977. Comprende i due romanzi brevi autoconclusivi L'ultimo castello (The Last Castle) e Il Ruffaldo (Rumfuddle), il romanzo breve Stazione Abercrombie (Abercrombie Station) già confluito ne Il satellite dei cospiratori (Monsters in Orbit), e tre racconti. Include inoltre un'introduzione di Barry N. Malzberg, una prefazione di Vance stesso e, nella traduzione italiana, una postfazione di Giuseppe Lippi.
Fantasms and Magics, Mayflower / Granada, 1978. Riedizione ridotta di Eight Fantasms and Magics (Macmillan, 1969), taglia il romanzo breve Il segreto dei Telek (Telek) e il racconto estratto da Le avventure di Cugel l'Astuto (The Eyes of the Overworld).
The Seventeen Virgins / The Bagful of Dreams, Underwood-Miller, 1979. Comprende due racconti della Terra morente poi confluiti nel romanzo La saga di Cugel (Cugel's Saga), illustrati da Stephen Fabian e Tim Underwood.
Green Magic: The Fantasy Realms of Jack Vance, Underwood-Miller, 1979. Comprende il romanzo breve L'uomo dei miracoli (The Miracle Workers), due racconti del ciclo della Terra morente, e sei racconti autoconclusivi, con prefazione di Poul Anderson, introduzione di John Shirley e illustrazioni di George Barr, Steven Fabian e Lela Dowling.
Nopalgarth: Three Complete Novels, DAW Collectors 402, DAW Books, 1980. Volume triplo comprendente i romanzi brevi Nopalgarth (Nopalgarth), Le case di Iszm (The Houses of Iszm) e Il figlio dell'albero (Son of the Tree).
Lost Moons, Underwood-Miller, 1982. Comprende il romanzo breve Assalto a una città (Assault on a City) e otto racconti, con prefazione di Vance stesso e illustrazioni di Ned Dameron.
The Narrow Land, DAW Collectors 490, DAW Books, 1982. Comprende il romanzo breve Chateau d'If (Chateau d'If) e sei racconti.
Light from a Lone Star, NESFA Press, 1985. Comprende sei racconti e un'intervista all'autore, con introduzione di Russell Letson.
The Augmented Agent and Other Stories, Underwood-Miller, 1985. Comprende i due romanzi brevi L'uomo della Zarius (The Man from Zodiac) e I signori di Maxus (Crusade to Maxus) e sei racconti, con introduzione di Steven Owen Godersky.
The Dark Side of the Moon, Underwood-Miller, 1986. Comprende il romanzo breve Parapsiche (Parapsyche) e tredici racconti, con introduzione di Vance stesso.
Chateau D'If and Other Stories, Underwood-Miller, 1990. Comprende il ciclo del Satellite dei Cospiratori presentato come due testi separati, e i tre romanzi brevi Chateau d'If (Chateau d'If), Il dono della parlantina (The Gift of Gab) e Assalto a una città (Assault on a City).
When the Five Moons Rise, Underwood-Miller, 1992. Comprende il romanzo breve Il segreto dei Telek (Telek) e undici racconti.
La terra di Ern, trad. Roberta Rambelli, Cosmo Serie Oro. Classici della Narrativa di Fantascienza 59, Editrice Nord, 1983. Comprende i due romanzi brevi Chateau d'If (Chateau d'If) e Assalto a una città (Assault on a City), un racconto della Terra morente poi confluito nel romanzo La saga di Cugel (Cugel's Saga), un racconto di Magnus Ridolph e nove racconti autoconclusivi, con prefazione di Sandro Pergameno.
I Signori dei Draghi, trad. Matteo Puggioni, Il Libro d'Oro 38, Fanucci Editore, 1990. Comprende i due romanzi brevi autoconclusivi Uomini e draghi (The Dragon Masters) e L'uomo della Zarius (The Man from Zodiac) e cinque racconti.
I racconti inediti, trad. Susanna Bini, Biblioteca di Fantascienza 2ª serie n. XI, Fanucci Editore, 1995. Comprende i due romanzi brevi I signori di Maxus (Overlords of Maxus poi Crusade to Maxus) e Il figlio dell'albero (Son of the Tree) e cinque racconti.
Myron Tany & I vandali dello spazio, Urania Millemondi 2ª serie n. 45, Arnoldo Mondadori Editore, ottobre 2007. Volume triplo comprendente la dilogia di Myron Tany (afferente all'universo del Gaean Reach) e il romanzo autoconclusivo I vandali dello spazio.
Stelle nane: Tredici racconti rari e inediti, trad. Marco Riva, I Mondi di Jack Vance 7, Delos Digital, 2021. Comprende il romanzo breve Il dono della parlantina (The Gift of Gab) e dodici racconti.
Saggistica
Ciao, sono Jack Vance! (e questa storia sono io) (This is Me, Jack Vance! (or, More Properly, This is "I")), Subterranean Press, 2009. Trad. Marco Riva, Grandi della Fantascienza 1, Delos Digital, 2019.
La rivista di racconti e romanzi a puntate Galaxy (traduzione italiana dell'omonima testata statunitense) venne chiusa improvvisamente proprio con il numero 72, pertanto la casa editrice proseguì la serializzazione già avviata sul progetto parallelo Galassia: una collana mensile di romanzi completi, corredati da piccole appendici di narrativa breve.
(EN) The Vance Integral Edition project, su integralarchive.org (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2016). Un rimarchevole progetto per pubblicare tutti i suoi lavori in una serie uniforme di volumi