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singolo dei Linkin Park del 2001 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
In the End è un singolo del gruppo musicale statunitense Linkin Park, pubblicato l'11 settembre 2001 come quarto estratto dal primo album in studio Hybrid Theory.[10]
In the End singolo discografico | |
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Screenshot tratto dal video del brano | |
Artista | Linkin Park |
Pubblicazione | 11 settembre 2001 |
Durata | 3:36 |
Album di provenienza | Hybrid Theory |
Genere | Nu metal Rap rock |
Etichetta | Warner Bros. |
Produttore | Don Gilmore |
Registrazione | 1999–2000, NRG Recording Studios, North Hollywood (California) |
Formati | CD, DVD, VHS |
Altri formati | Download digitale, streaming (1º ottobre 2020)[1] |
Certificazioni originali | |
Dischi d'oro | Nuova Zelanda[2] (vendite: 7 500+) Svezia[3] (vendite: 15 000+) Svizzera[4] (vendite: 15 000+) |
Dischi di platino | Danimarca (2)[5] (vendite: 180 000+) Portogallo (5)[6] (vendite: 50 000+) Regno Unito (3)[7] (vendite: 1 800 000+) |
Dischi di diamante | Stati Uniti[8] (vendite: 10 000 000+) |
Certificazioni FIMI (dal 2009) | |
Dischi di platino | Italia (3)[9] (vendite: 150 000+) |
Linkin Park - cronologia | |
Logo | |
Il brano è stato scritto dal rapper Mike Shinoda in una sera in una sala prove situata a Hollywood, facendola sentire ai restanti componenti la mattina seguente, trovando il favore di tutti ad eccezione di Chester Bennington, che in un primo momento non lo ha ritenuto particolarmente interessante al punto da non volerlo nella lista tracce definitiva di Hybrid Theory.[11][12] A proposito del testo, intervistato da Rock Sound nel 2020, Shinoda ha spiegato:[13]
«C'è una strana battaglia con la disperazione e la natura effimera del tempo e delle nostre vite di cui parla davvero la canzone. La cosa così strana della canzone è che parla di queste cose dicendo "Non ho risposte". Perché di solito una canzone non parla di non avere risposte, giusto? Semplicemente gira da sola in un cerchio liricamente [parlando]. E specialmente da giovane è così che mi sono sentito, è così che ci siamo sentiti tutti, semplicemente non sapevamo cosa fare delle cose. In un certo senso è ciò che accade ancora oggi, è una cosa senza tempo e universale»
Una prima versione del brano è stata inserita nell'EP Underground Eleven (e successivamente ripubblicata il 1º ottobre 2020 per anticipare il ventennale del disco);[1] questa versione in realtà era già presente in precedenza nei primi demo del gruppo (al tempo conosciuti come Hybrid Theory) con il titolo di Untitled o The Untitled. Nell'album di remix Reanimation il brano è stato reinterpretato in chiave hip hop dal produttore KutMasta Kurt e reintitolato Enth E Nd. Inoltre è presente anche nell'EP Collision Course (realizzato con il rapper Jay-Z) con il titolo di Izzo/In the End, un mash-up del brano con Izzo (H.O.V.A.) di Jay-Z.
In the End è stato pubblicato nel settembre 2001 inizialmente per la sola rotazione radiofonica negli Stati Uniti d'America,[10] venendo distribuito anche per il mercato europeo sotto forma di CD o DVD il 20 novembre seguente.[14][15] Il 27 marzo 2002 il singolo è stato commercializzato anche per il mercato giapponese con il titolo di In the End: Live & Rare e contenente le varie b-side contenute nelle edizioni europee, oltre alle bonus track My December e High Voltage precedentemente pubblicate nell'edizione giapponese di Hybrid Theory.[16]
Nel corso degli anni ha ottenuto grande popolarità al punto da raggiungere la seconda posizione della Billboard Hot 100 statunitense;[17] nel giugno 2021 ha superato il miliardo di riproduzioni streaming sulla piattaforma Spotify, divenendo il primo brano nu metal a raggiungere tale obiettivo.[18]
Il video musicale, diretto dal DJ del gruppo Joe Hahn e da Nathan "Karma" Cox,[19] è stato realizzato in buona parte in CGI e mostra il gruppo esibirsi su una statua raffigurante una donna, ad esclusione di Mike Shinoda, che non vi si trova al di sopra se non durante i ritornelli; infatti, nel primo verso lo si può vedere rappare in un vasto terreno desolato, dal quale spuntano dei rametti d'erba, mentre durante il secondo verso, si trova circondato da rami che si estendono ed articolano in maniera disordinata e casuale. Mentre Shinoda rappa, Chester Bennington si trova su una piattaforma recante dei gargoyles ai bordi ed una porta posta frontalmente ad essa. Durante l'interludio il cielo inizia ad oscurarsi e nell'ultimo ritornello il gruppo si esibisce sotto un'insistente pioggia. Una volta conclusasi la canzone, il cielo gradualmente inizia a schiarirsi e la vasta zona di terra dove Shinoda rappava si trasforma in un rigoglioso prato verde.
Il video venne premiato come miglior video rock agli MTV Video Music Awards 2002.[20]
Testi e musiche dei Linkin Park, eccetto dove indicato.
Hanno partecipato alle registrazioni, secondo le note di copertina di Hybrid Theory:[21]
Classifica (2001-17) | Posizione massima |
---|---|
Australia[22] | 4 |
Austria[22] | 6 |
Belgio (Fiandre)[22] | 12 |
Belgio (Vallonia)[22] | 26 |
Canada[17] | 30 |
Danimarca[22] | 3 |
Finlandia[22] | 19 |
Francia[23] | 23 |
Germania[22] | 4 |
Irlanda[24] | 16 |
Italia[22] | 5 |
Nuova Zelanda[22] | 10 |
Paesi Bassi[22] | 11 |
Portogallo[22] | 21 |
Regno Unito[25] | 8 |
Regno Unito (rock & metal)[26] | 1 |
Spagna[22] | 89 |
Stati Uniti[17] | 2 |
Stati Uniti (adult top 40)[17] | 15 |
Stati Uniti (alternative)[17] | 1 |
Stati Uniti (mainstream rock)[17] | 3 |
Stati Uniti (rock & alternative)[17] | 3 |
Svezia[22] | 3 |
Svizzera[22] | 4 |
Ungheria[27] | 5 |
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