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nobile francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Henri Louis Marie de Rohan, duca di Montbazon, principe di Guéméné (Parigi, 30 agosto 1745 – Sychrov, 24 aprile 1809), è stato un nobile e cortigiano francese, e penultimo gran ciambellano di Francia.
Henri Louis de Rohan | |
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Il principe e la principessa di Guéméné vestiti da vendemmiatori in un ritratto di François-Hubert Drouais del 1757 | |
Duca di Montbazon | |
In carica | 1788 – 1809 |
Predecessore | Jules Hercule Mériadec |
Successore | Charles Alain |
Principe di Guéméné | |
In carica | 1757 – 1788 |
Predecessore | Jules Hercule Mériadec |
Successore | Charles Alain |
Nome completo | francese: Henri Louis Marie de Rohan-Guéméné italiano: Enrico Luigi Maria di Rohan-Guéméné |
Trattamento | Sua Altezza |
Altri titoli | Pari di Francia Gran ciambellano di Francia Prince étranger |
Nascita | Parigi, 30 agosto 1745 |
Morte | Castello di Sychrov, 24 aprile 1809 (63 anni) |
Dinastia | Casato di Rohan |
Padre | Jules Hercule Mériadec de Rohan-Guéméné |
Madre | Marie Louise de La Tour d'Auvergne |
Consorte | Victoire Armande Josèphe de Rohan-Soubise |
Figli | Charles Alain Marie Louise Joséphine Louis Victor |
Religione | Cattolicesimo |
Nacque a Parigi, membro del potentissimo casato di Rohan, che rivendicava l'ascendenza dai duchi di Bretagna. Fu l'unico figlio del capo del ramo principale della famiglia, Jules de Rohan, principe di Guéméné, e di sua moglie Marie Louise de La Tour d'Auvergne, figlia di Charles Godefroy de La Tour d'Auvergne.
Ebbe un fratellastro illegittimo, figlio della madre e del suo amante Carlo Edoardo Stuart, Charles Godefroy de Rohan, al quale il padre diede il suo cognome, ma che venne allevato dalla famiglia paterna degli Stuart.[1] Era anche un lontano cugino del cardinale de Rohan, rimasto coinvolto nello scandalo della collana, e del marchese de Launay, l'ultimo governatore reale della Bastiglia.
Fu conosciuto sotto il titolo di Principe di Guéméné per tutta la vita, sebbene avesse ricevuto dal padre il ducato di Montbazon nel 1788. Veniva anche chiamato il Principe di Rohan-Guéméné. La famiglia possedeva l'Hôtel de Rohan-Guémené sulla Place des Vosges.
Al contrario del cardinale de Rohan, godeva della più assoluta fiducia di Maria Antonietta.
Il 15 gennaio 1761, sposò la cugina di secondo grado, Victoire Armande Josèphe de Rohan-Soubise, di due anni più vecchia, figlia di Carlo di Rohan-Soubise, principe di Soubise, e della principessa Anna Teresa di Savoia-Carignano. La coppia ebbe cinque figli, quattro dei quali raggiunsero l'età adulta.
Nel 1767, divenne capitano-tenente dei gendarmi della guardia. Nel 1775, fu nominato gran ciambellano di Francia dal re Luigi XVI, in quanto lo zio Godefroy de La Tour d'Auvergne, duca di Bouillon, aveva abbandonato la carica. La moglie, la principessa di Guéméné, fu invece nominata governante dei figli di Francia.
Nel 1780, fu promosso brigadiere degli eserciti del re.
A partire dagli anni 1780, fu coinvolto insieme ad altri membri della famiglia in alcuni scandali personali e politici. Nel 1782, l'amante, la contessa Thérèse Lucy de Dillon, prima moglie di Arthur Dillon e amica della moglie, morì di tubercolosi all'età di 30 anni. Nel 1783, il principe non venne condannato alla prigione, sorte che toccò al suo notaio, e dichiarò bancarotta, con un debito di 33 milioni di livres, la cui liquidazione finì solo nel 1792.
Pur ottenendo un forte aiuto economico da Luigi XVI e dalla consorte, lui e la moglie rinunciarono alle loro cariche a corte e lasciarono Versailles. Lui si ritirò in Navarra e la moglie si stabilì in Bretagna. Le loro proprietà furono vendute, incluso l'Hôtel di Rohan-Guéméné e la loro residenza a Montreuil. I sovrani considerarono l'accaduto un incidente più che uno scandalo: in fondo la realtà delle finanze della famiglia reale non differiva dalle altre. Nel 1784, fu maresciallo di campo.
Nel 1787, alla morte del suocero, fu il legittimo pretendente al titolo di Principe di Soubise.
Fedele all'ancien régime, nel 1790, durante la rivoluzione francese, fuggì con il padre, la moglie e i figli in Svizzera, poi in Germania e in Austria, dove servì nell'esercito imperiale austriaco. Il conte d'Artois gli offrì il comando di una truppa, che rifiutò. Nel 1808, ricevette il titolo di Principe dall'imperatore Francesco I d'Austria. Morì a Praga, al castello di Sychrov in Boemia, allora parte del Sacro Romano Impero, pochi mesi dopo, nel 1809, all'età di 63 anni. Tuttavia, la madre era stata ghigliottinata nel 1793.
Più tardi, nel 1820, la famiglia acquistò il castello di Sychrov, dove costruirono la residenza. Seguendolo, gran parte dei discendenti s'impiantò anche nell'impero austriaco e lì si sforzò fino ad oggi.
Dal matrimonio tra Henri Louis e Victoire Armande Josèphe de Rohan-Soubise nacquero cinque figli, quattro dei quali raggiunsero l'età adulta:
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