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12º esecutivo della Repubblica Italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Governo Zoli è stato il dodicesimo esecutivo della Repubblica Italiana, il sesto e ultimo della II legislatura. È rimasto in carica dal 20 maggio 1957[1] al 2 luglio 1958[2], per un totale di 408 giorni, ovvero 1 anno, 1 mese e 12 giorni.
Governo Zoli | |
---|---|
Stato | Italia |
Presidente del Consiglio | Adone Zoli (DC) |
Coalizione | DC con l'appoggio esterno di: PNM-MSI e l'astensione di: PMP |
Legislatura | II Legislatura |
Giuramento | 20 maggio 1957 |
Dimissioni | 19 giugno 1958 |
Governo successivo | Fanfani II 2 luglio 1958 |
La caduta del primo governo di Antonio Segni coincide con l'inizio della crisi del centrismo degasperiano. La grave crisi che il PCI ha attraversato con il rapporto Kruscev e la Rivolta d'Ungheria ha dato a Pietro Nenni l'occasione di mettere la parola fine al patto d'azione coi comunisti e a guardare al PSDI per una riunificazione dei due partiti. Il possibile ruolo di governo cui i socialisti ambiscono modifica i rapporti tra PSDI e PRI, da una parte, e un PLI sempre più a destra dopo la scissione dei radicali dall'altra. I partiti minori hanno consolidato col tempo una rendita di potere che consente di ricattare più o meno apertamente una DC sempre più frammentata al suo interno, che sa di dover modificare la strategia delle alleanze mantenendo una rigorosa impostazione anticomunista del governo. In questa situazione la formazione di un gabinetto dopo la caduta di Segni appare problematica.
Svolte le necessarie consultazioni il capo dello Stato, Giovanni Gronchi, decide di affidare l'incarico al senatore Adone Zoli per un governo del presidente a maggioranza non precostituita, che consenta l'adempimento costituzionale dei bilanci e traghetti il parlamento alla naturale scadenza della legislatura (maggio 1958). Il risultato è un monocolore democristiano che alla Camera, causa il voto contrario dei socialisti, finisce col reggersi col voto determinante del MSI. Dopo aver dichiarato che la fiducia ottenuta dalle Camere con i voti missini non è rappresentativa della linea politica e programmatica della DC, Zoli rassegna le dimissioni.
Dopo aver conferito due mandati esplorativi al presidente del Senato Cesare Merzagora e al segretario della DC Amintore Fanfani, entrambi falliti, Gronchi decide di rifiutare le dimissioni e Zoli si adatta a guidare un esecutivo la cui durata è già stata fissata.
La provenienza geografica dei membri del Consiglio dei ministri si può così riassumere:
Regione | Presidente | Ministri | Sottosegretari | Totale |
---|---|---|---|---|
Emilia-Romagna | 1 | 1 | 1 | 3 |
Campania | - | - | 6 | 6 |
Lombardia | - | 2 | 3 | 5 |
Puglia | - | 1 | 4 | 5 |
Toscana | - | 2 | 2 | 4 |
Piemonte | - | 1 | 3 | 4 |
Sicilia | - | 1 | 3 | 4 |
Veneto | - | 2 | 1 | 3 |
Lazio | - | 1 | 2 | 3 |
Basilicata | - | 2 | - | 2 |
Liguria | - | 2 | - | 2 |
Calabria | - | 1 | 1 | 2 |
Sardegna | - | - | 2 | 2 |
Marche | - | 1 | - | 1 |
Abruzzo | - | - | 1 | 1 |
Trentino-Alto Adige | - | - | 1 | 1 |
Umbria | - | - | 1 | 1 |
Camera | Collocazione | Partiti | Seggi |
---|---|---|---|
Camera dei deputati[3] | Maggioranza | DC (261), PNM (26), MSI (25), Misto (2)[4] | 314 / 590 |
Opposizione | PCI (143), PSI (75), PSDI (19), PLI (13), PMP (13)[5], PRI (5), SVP (3), Misto (5)[6] | 276 / 590 | |
Senato della Repubblica[7] | Maggioranza | DC (110), PNM (10), MSI (9), Misto (6)[8] | 135 / 243 |
Opposizione | PCI (50), PSI (29), Indipendenti di Sinistra (7), PMP (5)[5], PLI (5), PSDI (4), PRI (2), SVP (2), Misto (4)[9] | 108 / 243 |
Salvo diversa indicazione la cronologia è attinta dal sito dellarepubblica.it, e precisamente dalla pagina indicata in bibliografia
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