Loading AI tools
archeologo italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Giuseppe Botti (Modena, 3 agosto 1853 – Alessandria d'Egitto, 16 ottobre 1903) è stato un archeologo italiano.
Figlio di Tommaso e Barbara Manzini, si laureò in lettere all'Università di Bologna.
Ottimo conoscitore dei classici latini e greci, si dedicò particolarmente alla cultura egiziana antica, grazie agli stimoli del suo mentore G. Kminek-Szedlo. A causa delle disagiate condizioni economiche interruppe la sua carriera di egittologo per dedicarsi all'insegnamento nei licei. Infatti, nel 1882-83 insegnò a Cagliari, nel 1883-84 a Matera[1], nel 1888 a Spoleto e nel 1889 ad Alessandria d'Egitto.
Quando nel 1892 fu aperto il Museo greco-romano di Alessandria d'Egitto, Botti fu nominato direttore e riordinatore, coadiuvato da Émile Brugsch e da Alexandre Barsanti.
Da questo momento egli riprese in pieno l'attività di egittologo, e infatti nel 1892 iniziò gli scavi nella necropoli di Kōmesh-Shugāfah; nel 1895 scavò a Hamūd es-Sawari; nel 1896 scavò nei pressi della cosiddetta colonna di Pompeo, sotto la quale venne alla luce il Serapeo; nel 1897 scavò a Borg Abū el-Hashem.
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.