Giuditta che decapita Oloferne (Artemisia Gentileschi Napoli)
dipinto di Artemisia Gentileschi / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Giuditta che decapita Oloferne è un dipinto a olio su tela (158,8×125,5 cm) di Artemisia Gentileschi databile tra il 1612 e il 1613, o anche al 1617 secondo una parte della critica, e conservato nel Museo nazionale di Capodimonte a Napoli.[1]
Giuditta che decapita Oloferne | |
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Autore | Artemisia Gentileschi |
Data | 1612-13 o 1617 |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 158,8×125,5 cm |
Ubicazione | Museo nazionale di Capodimonte, Napoli |
Il dipinto si colloca tra le massime espressioni caravaggiste del Seicento, divenendo icona e simbolo dell'attività artistica della Gentileschi che, infatti, eseguì l'opera poco dopo la violenza sessuale di cui fu vittima.[2]
Dello stesso soggetto esiste una seconda versione oggi conservata agli Uffizi di Firenze compiuta circa otto anni dopo quella di Napoli.