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Gigha

isola dell'arcipelago delle Ebridi Interne Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Gigha
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Gigha (pron.: /'gi:ə/[1][2]; in gaelico scozzese: Giogha[1][3][4], pron.: /ˈkʲi.ə/; 13,95 km²[3][5]) è un'isola sull'Oceano Atlantico della Scozia nord-occidentale, facente parte dell'arcipelago delle isole Ebridi Interne e - dal punto di vista amministrativo - dell'area dell'Argyll e Bute. È la più meridionale del gruppo delle Ebridi Interne Meridionali[5]; conta una popolazione di circa 150-160 abitanti[1][3].

Fatti in breve Gigha (Isle of) Gigha/Giogha, Geografia fisica ...
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Gigha: la baia di Ardminish (Ardminish Bay)
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Un tratto di costa dell'isola
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Una spiaggia di Gigha

Centro principale dell'isola è Ardminish.[1][2][3]

L'isola è di proprietà del The Isle of Gigha Heritage.[3]

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Etimologia

Il toponimo Gigha/Giogha deriva dall'antico nordico Guðey[1] e significa forse "isola di Dio"[4] o "isola buona"[1].

Geografia

Collocazione

Gigha si trova a 3 km dalla terraferma[2], al largo della penisola di Kintyre[1][2][3], da cui è separata dal Gigha Sound[3]

Dimensioni e territorio

L'isola misura circa 10 km da nord a sud.[1][3]

Geologia

L'isola è composta da rocce vulcaniche e metamorfiche.[3]

Demografia

Al censimento del 2011, l'isola di Gigha contava una popolazione pari a 163 abitanti.[3]

L'isola ha conosciuto un nuovo incremento demografico rispetto al 2001, quando la popolazione era scesa a 110 abitanti[1][3], ovvero in netto calo rispetto al 1991, quando contava 143 abitanti[3] e al 1981, quando ne contava 153[3].

L'apice demografico fu raggiunto nel 1841, quando la popolazione era pari a 550 abitanti.[1]

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Storia

Riepilogo
Prospettiva

L'isola è menzionata come Guðey nel 1263, quando fu visitata dal re norvegese Hákon.[1]

Nel XIV secolo, l'isola di Gigha divenne di proprietà della famiglia MacDonald.[3]

Nel 1449, parte dell'isola divenne però di proprietà della famiglia McNeills[3], che ne divennero gli unici proprietari nel 1493[3]

In seguito, tornò per un periodo (1554-1590) di proprietà dei MacDonald[3], prima di tornare nuovamente sotto il controllo dei McNeills[3].

Successivi proprietari dell'isola furono la famiglia Scarlett (dal 1865) e James Horlick (dal 1844).[3]

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Mappa dell'isola di Gigha (1899)

L'ultimo privato a possedere Gigha fu un uomo d'affare di nome Derek Holt, da cui, nel 2002, gli abitanti si comprarono l'isola per 4 milioni di sterline[3], promuovendo una vera e propria rinascita economica, sociale ed ambientale grazie a:

-la rilocalizzazione della produzione agricola,

-un programma di compravendita di alloggi a prezzi abbordabili

-la promozione di attività turistiche responsabili e sostenibili.

Successivamente gli abitanti finanziarono la costruzione del primo parco eolico cooperativo della Scozia che fornisce energia elettrica al paese e gli eccessi vengono venduti alla rete nazionale.

In pochi anni gli abitanti sono riusciti ad arrestare la decrescita demografica e il declino economico che affliggeva l'isola da molti anni.

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Monumenti e luoghi d'interesse

Kilchattan Chapel

Tra i principali monumenti dell'isola, figurano le rovine della Kichattan Chapel, un edificio religioso risalente al XIII secolo e situato ad Ardminish.[3]

Achamore House

Altro edificio d'interesse è l'Achamore House, che fu costruito nel 1884 per il Capitano James Scarlett[1] e ricostruito dopo un incendio nel 1896[1]. L'edificio circondato da giardini, appartenne in seguito a Sir James Horlick, che aveva acquisito l'isola nel 1944[2][3]

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Trasporti

L'isola è raggiungibile via traghetto dalla località di Tayinloan, nella penisola di Kintyre.[1][2][3]

Note

Altri progetti

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