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La Ferrari 225 S è un'autovettura sportiva prodotta dalla casa automobilistica italiana Ferrari nel 1952 in 21 esemplari, che ha partecipato a diverse competizioni automobilistiche[1][3].
Ferrari 225 S | |
---|---|
Una Ferrari 225 S Berlinetta | |
Descrizione generale | |
Costruttore | Ferrari |
Categoria | Sport Prototipo |
Produzione | 1952 |
Squadra | Scuderia Ferrari |
Sostituisce | Ferrari 212 Export |
Sostituita da | Ferrari 250 |
Note | Esemplari prodotti: 21 |
Descrizione tecnica | |
Meccanica | |
Telaio | Tubolare in acciaio |
Motore | Ferrari V12 a 60° anteriore e longitudinale |
Dimensioni e pesi | |
Passo | 2250 mm |
Peso | 850[1] kg |
Risultati sportivi | |
Debutto | Giro di Sicilia del 1952[1] |
Piloti | Piero Taruffi, Giannino Marzotto, Luigi Villoresi, Eugenio Castellotti e Pierre Pagnibon[2] |
Il modello fu lanciato in un periodo in cui erano in piena evoluzione i motori V12 di Gioachino Colombo e Aurelio Lampredi. Alla 225 S fu montato quello di Colombo, anche se alcune innovazioni derivavano dallo sviluppo dal propulsore di Lampredi, come le nuove condutture dell'alimentazione, il comando delle valvole e l'asse a camme con le punterie a rullo[1][2].
Il telaio di alcuni esemplari erano costruiti dalla Gilco, ed erano chiamati Tuboscocca. Le carrozzerie erano invece di Vignale e di Touring[1].
Furono costruiti due prototipi a due posti, una barchetta ed una coupé, entrambe di Vignale. Le sue eredi furono la Ferrari 250 GT e la Ferrari 250 MM.
La 225 S ebbe un primato: testata all'Autodromo di Imola, fu la prima Ferrari a calcare quel tracciato.
La 225 S debuttò al Giro di Sicilia nel 1952 con il numero 443 (che per tradizione porta anche oggi), guidata da Piero Taruffi e Mario Vandelli. Durante questa competizione il modello dominò la gara, ma la rottura della guarnizione di una testata pregiudicò l'esito della competizione[2][4]. Partecipò anche alla Mille Miglia ed alla Targa Florio[2].
Una delle più importanti affermazioni del modello fu il Gran Premio di Monaco del 1952, dove tre 225 S giunsero nelle prime tre posizioni. Fu però battuta alla Mille Miglia dello stesso anno, dove sette 225 S non ebbero la meglio sulle più potenti 340 MM e sull'unica 250 S in gara. L'altra competizione in cui la 225 S si affermò fu il Gran Premio di Cuba del 1955[2].
Il modello fu guidato da piloti come Piero Taruffi, Giannino Marzotto, Luigi Villoresi, Eugenio Castellotti e Pierre Pagnibon[2].
Il motore era un V12 a 60° anteriore e longitudinale di 2715,46 cm³ di cilindrata. L'alesaggio e la corsa erano rispettivamente di 70 mm e 58,8 mm, mentre il rapporto di compressione era di 8,5:1. La potenza massima erogata dal propulsore era di 210 CV a 7200 giri al minuto[1].
La distribuzione era monoalbero con due valvole per cilindro, mentre l'accensione era singola con due spinterogeni. L'impianto d'alimentazione era formato da tre carburatori di marca Weber e modello 36 DCF. La lubrificazione era a carter umido, mentre la frizione era monodisco[1].
Il telaio era tubolare in acciaio. Le sospensioni anteriori erano indipendenti, con quadrilateri trasversali e balestra trasversale, mentre quelle posteriori erano formate da un ponte rigido e da doppie balestre semiellittiche longitudinali. Entrambe montavano ammortizzatori idraulici. I freni erano a tamburo, mentre il cambio era a cinque rapporti più la retromarcia. Lo sterzo era a vite senza fine[1].
Una delle caratteristiche più distintive fu un differenziale di nuova concezione, che era a slittamento limitato con una riduzione finale di 4.66:1[4]. La carrozzeria era berlinetta o spider a 2 posti[1]. La velocità massima raggiunta dal modello era di 230 km/h.[1]
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