Negli anni trenta iniziò l'attività nello spettacolo come cantante e attore comico (avendo avuto come maestro il famoso Antonio Gandusio) sia all'EIAR, che nei teatri di rivista e avanspettacolo, riuscendo ad avere una certa notorietà; debuttò anche nel cinema, in piccole parti brillanti.
Giacomo Gentilomo lo scritturò per il film Ecco la radio!, dove i più famosi artisti della radiofonia interpretavano scenette e canzoni, che li avevano resi famosi davanti al microfono, permettendo agli spettatori delle sale di poter vedere i propri beniamini.
Alla fine degli anni '50 ebbe una propria compagnia teatrale al teatro Alle Maschere a Milano e recitò nella compagnia di Lida Ferro al teatro Sant'Erasmo con Lucio Rama, Leo Gavero, Umberto Ceriani, Ruggero de Daninos, Miriam Crotti.
A metà degli anni 60 si trasferì a Roma, per svolgere una intensa e apprezzata attività di doppiatore.
I primi sintomi della grave malattia che lo porterà alla morte lo colsero a Venezia, sua città natale, durante la ripresa di uno sceneggiato televisivo, sulla scalinata di Palazzo Ducale. Morirà poco dopo all'Ospedale di Padova.
Negli anni quaranta iniziò a lavorare nel doppiaggio, attività che proseguirà sino a poco prima della morte. Lavorò soprattutto per le compagnie SAS (anni sessanta) e CVD (anni settanta).
Alcuni attori da lui doppiati nel corso degli anni:
Fu l'ideatore e il conduttore della trasmissione dialettale milanese Ciciarem on cicinin[1], che andò in onda su Radio Milano negli anni quaranta e cinquanta.
Fra i varietà radiofonici Rai cui partecipò ci sono:
Tira, mola e meseda, di Italo Terzoli, Attilio Carosso e Carlo Silva, regia di Enzo Convalli in onda dal 1949 al 1951.
Regia di Enzo Convalli. Massimo Emanuelli, "50 anni, storia della televisione attraverso la stampa settimanale", Greco & Greco ed. Milano, da Google libri