Esame del carbonio-14 sulla Sindone
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Il più celebre studio condotto sulla Sindone di Torino, per la grande risonanza che ebbe all'epoca sui mezzi d'informazione, è la datazione del lenzuolo eseguita nel 1988 con la tecnica radiometrica del carbonio-14[1] svolta in tre laboratori[2] e pubblicata su Nature. La prova del carbonio ha stabilito che il telo risale, con un intervallo di confidenza di almeno il 95% e un'approssimazione di 10 anni in più o in meno[1], a una data compresa tra il 1260 e il 1390[1][3], periodo compatibile con le prime testimonianze storiche certe dell'esistenza della Sindone (1353-1355[4] circa).
Questa datazione è stata generalmente accettata dalla comunità scientifica[5][6][7], oltre che da diversi esponenti della Chiesa cattolica anche per bocca dell'arcivescovo di Torino, il cardinale Anastasio Ballestrero[8][9][10][11][12][13]; i sostenitori dell'autenticità del telo hanno però avanzato diverse obiezioni sull'attendibilità del test[14].