Era (divinità)
dea greca del matrimonio e della fedeltà coniugale / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Era (in greco antico: Ἥρα?, Hḕrā) (pron. /hɛːraː/), è una dea della religione dell'antica Grecia, figlia di Crono e Rea[1].
Era | |
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Hera Campana - Copia marmorea romana di un originale ellenistico - II secolo d.C. - Museo del Louvre Parigi | |
Nome orig. | Ἥρα (hera) |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | femmina |
Affiliazione | dèi olimpici |
Nella religione dell'antica Grecia Era è una delle divinità più importanti, dea del matrimonio, della fedeltà coniugale e del parto. In quanto sposa di Zeus, è considerata la sovrana dell'Olimpo, ed i suoi simboli sono la melagrana, la vacca ed il pavone.
Era veniva ritratta come una figura maestosa e solenne, spesso seduta sul trono mentre porta come corona il "polos", il tipico copricapo di forma cilindrica indossato dalle dee madri più importanti di numerose culture antiche. In mano stringeva una melagrana, simbolo di fertilità e di morte usato anche per evocare, grazie alla somiglianza della sua forma, il papavero da oppio[2]. Omero definì la dea "boopide", ovvero dagli occhi bovini, per l'intensità del suo regale sguardo.
I templi di Era, costruiti in due dei luoghi in cui il suo culto fu particolarmente sentito, l'isola di Samo e l'Argolide, risalgono all'VIII secolo a.C. e furono i primissimi esempi di tempio greco monumentale della storia (si tratta rispettivamente dell'Heraion di Samo e dell'Heraion di Argo).
Nella religione romana la sua figura corrisponde a quella di Giunone.