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Giunone era l'antica divinità del matrimonio e del parto, spesso rappresentata nell'atto di allattare, la quale assunse, in seguito, le funzioni di protettrice dello Stato.
Figlia di Saturno, fu gradualmente assimilata dagli antichi Romani alla Era della mitologia greca, divenendo la moglie di Giove, quindi la più importante divinità femminile. Assieme a Giove e Minerva formava la cosiddetta Triade Capitolina. Giunone ebbe da Giove i figli Marte, dio della guerra e Vulcano (secondo una versione della sua genealogia), dio del fuoco.
In quanto divinità protettrice del parto, le erano consacrate le calende, ovvero il primo giorno di ciascun mese nel calendario romano, e per questo, generalmente, i tempi che le erano dedicati alle calende, come nel caso del Tempio di Giunone Moneta, dedicatogli il 1° di giugno.[1]
Giunone era anche la protettrice degli animali, in particolare era a lei sacro il pavone.
Era sacro a Giunone il mese di Giugno (lat. Iunius).
Regina
Moneta. In suo onore erano stati eretti templi, nei quali veniva venerata come Moneta ("colei che ammonisce", a cui era dedicato il tempio di Giunone Moneta sul Campidoglio) sede della Zecca, e in questo ruolo si sarebbe distinta salvando i romani durante l'assalto portato dai Galli nel IV secolo a.C..
Lucina. Giunone Lucina proteggeva le nascite e i bambini: in suo onore venivano celebrate le Matronalia.
Caprotina identificata con la Natura, era raffigurata con corna e pelle di capra che ricopriva testa e spalle. Le erano dedicate le feste Caprotine il 7 luglio.[3]
Antico tempio di Giunone a Padova, (forse eretto su un tempio precedente) in cui erano esposti i rostri delle navi degli spartani condotti da Cleonimo e sconfitti dai Patavini.[4]
Si narra che Giunone fosse nemica giurata dei Troiani per tre motivi mitici:
Il rapimento di Ganimede da parte di Giove, che ne fece il suo amante e il coppiere degli dèi.
La profezia che si racconta nell'Eneide, secondo la quale la sua città prediletta, cioè Cartagine, sarà distrutta dai discendenti di Troia e quindi i Romani. Virgilio identifica Giunone con Tanit la dea adorata a Cartagine.
L'attributo giunonico - riferito a Giunone - ha il significato di forme femminili marcate, e in particolare di un seno pronunciato.
Alla dea è stata dedicata una sonda della NASA attualmente nell'orbita di Giove.
Yuno Gasai: la ragazza co-protagonista del manga Mirai nikki - Future Diary è ispirata a Giunone (non a caso nel Manga Yuno diventa molto gelosa quando qualche altra ragazza si avvicina al protagonista Yukiteru Amano, lui stesso ispirato a Giove, un po' come per Giunone quando qualche ragazza al di fuori di lei si avvicinava a Giove, poi il nome inglese di Giunone è Juno, nome molto simile a quello di Yuno)[senzafonte].