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studente israeliano ucciso dai Comitati Popolari di Resistenza Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Eliahu Asheri (Itamar, 2 febbraio 1988 – Ramallah, 25 giugno 2006) è stato uno studente israeliano residente nella colonia ebraica di Yeshuv Itamar rapito e ucciso dai Comitati Popolari di Resistenza palestinesi, alcune ore dopo il rapimento del caporale dell'IDF Gilad Shalit[1].
Il ragazzo era stato rapito mentre faceva l'autostop per tornare a casa da Gerusalemme, sulla strada che collega i villaggi di Beitar Illit e Neveh Tzuf, pochi chilometri a nordovest di Ramallah. Il 28 giugno il gruppo terroristico ha minacciato di ucciderlo se Israele non avesse sospeso l'operazione militare nella Striscia di Gaza (Operazione Piogge Estive); lo sconfinamento israeliano era una risposta al rapimento del caporale Shalit (e ad altri attentati palestinesi che causarono decine di vittime tra i civili israeliani precedentemente). Asheri era uno studente della Elisha Yeshiva di Neveh Tzuf, una scuola religiosa ebraica frequentata dagli studenti in attesa di intraprendere il servizio militare.[2][3]
Al momento del rapimento Abu Abir, portavoce dei Comitati, affermò che Asheri "è un soldato appartenente a un'accademia pre-militare" e che Israele lo avrebbe visto "macellato di fronte alle telecamere" se non avesse accettato le condizioni[4]. La notizia della sua morte è stata diffusa nelle prime ore del mattino del 29 giugno, proprio a seguito dell'entrata degli israeliani a Gaza. Il suo corpo è stato ritrovato in una zona isolata poco fuori dalla città di Ramallah, in una vettura abbandonata. Il giovane era stato ucciso con un colpo di fucile alla testa, e una prima analisi del corpo ha suggerito che Asheri è morto non meno di tre giorni prima del ritrovamento, vale a dire lo stesso giorno in cui è stato rapito.[5][6]
Il recupero del cadavere sembra sia stato possibile grazie alle informazioni ottenute dall'assassino, che è stato trovato e arrestato dall'esercito israeliano la mattina stessa del ritrovamento. Nelle prime ore del 4 luglio 2006, decine di soldati israeliani e circa 30 jeep militari mossero all'interno della città di Ramallah per catturare tre terroristi coinvolti nel rapimento e nell'uccisione di Asheri: i militanti trovarono rifugio all'interno di una stazione della polizia palestinese, che le forze IDF circondarono completamente. Dopo tre ore di attesa e trattative, i militanti si arresero e furono identificati nelle persone di Hamza Taktuk, Hiam Qamangi e Bassam Qatiyeh, tutti attivisti delle Brigate dei Martiri di al-Aqsa e membri della Forza Preventiva di Sicurezza Palestinese.
Asheri è sepolto nel cimitero ebraico del Monte degli Ulivi, a Gerusalemme.
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