Elezioni politiche in Italia del 1953
2ª elezione del Parlamento della Repubblica Italiana / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Le elezioni politiche in Italia del 1953 per il rinnovo dei due rami del Parlamento Italiano – la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica – si tennero domenica 7 e lunedì 8 giugno 1953. Il Senato, la cui legislatura aveva una durata di sei anni, fu sciolto anticipatamente.
Elezioni politiche in Italia del 1953 | ||||
---|---|---|---|---|
Stato | Italia | |||
Data |
7-8 giugno | |||
Legislatura | II legislatura | |||
Assemblee | Camera dei deputati, Senato della Repubblica | |||
Legge elettorale | Proporzionale classica[1] | |||
Affluenza | 93,81% ( 1,62%) | |||
Liste | ||||
Camera dei deputati | ||||
Voti | 10 862 073 40,10% |
6 120 809 22,60% |
3 441 014 12,70% | |
Seggi | 263 / 590 |
143 / 590 |
75 / 590 | |
Differenza % | 11,99% |
nuovo partito% |
nuovo partito% | |
Differenza seggi | 61 |
nuovo partito |
nuovo partito | |
Senato della Repubblica | ||||
Voti | 11 771 179 39,76% |
4 910 077 20,21% |
2 891 605 11,90% | |
Seggi | 113 / 237 |
51 / 237 |
26 / 237 | |
Differenza % | 8,35% |
nuovo partito% |
nuovo partito% | |
Differenza seggi | 19 |
nuovo partito |
nuovo partito | |
Distribuzione del voto alla Camera | ||||
Governi | ||||
De Gasperi VIII (1953) | ||||
Pella (1953-1954) | ||||
Fanfani I (1954) | ||||
Scelba (1954-1955) | ||||
Segni I (1955-1957) | ||||
Zoli (1957-1958) | ||||
I risultati videro la Democrazia Cristiana nuovamente maggioritaria, seppur in forte calo rispetto alle precedenti elezioni, così come pure l'intera area di governo composta da PSDI, PRI e PLI. La coalizione centrista, formatasi per ottenere il premio di maggioranza introdotto dalla nuova legge elettorale, non riuscì infatti a superare il 50% dei voti mancando l'obiettivo di pochi decimi (fermandosi al 49,2% dei consensi). Le elezioni rafforzarono invece la sinistra che, conclusa l'esperienza del Fronte Democratico Popolare, tornò divisa tra Partito Comunista Italiano e Partito Socialista Italiano, quest'ultimo privo però della connotazione di massa che aveva caratterizzato la sua nascita. D'ora in poi, infatti, il PCI sarà l'unico partito in grado di mettere in discussione il primato democristiano. Ebbero un notevole successo, seppur restando nettamente minoritaria, anche l'area della destra composta da monarchici, che con questa elezione ebbero il loro massimo storico, e i missini.