Il durene, conosciuto anche come 1,2,4,5-tetrametilbenzene, è un composto organico facente parte degli alchilbenzeni, avente formula C6H2(CH3)4. Il durene è uno dei tre isomeri del tetrametilbenzene e tra questi è quello con il punto di fusione più alto. Mentre, infatti, il prehnitene (1,2,3,4-tetrametilbenzene) e l'isodurene (1,2,3,5-tetrametilbenzene) fondono, a condizioni di pressione standard, rispettivamente a -6,2 e -23,7 °C, il durene fonde a 79,2 °C, presentandosi, a condizioni ambiente, con l'aspetto di un solido incolore dal caratteristico odore dolce. Il motivo di un punto di fusione così insolitamente alto risiede nell'elevata simmetria molecolare del durene.[2]

Fatti in breve Nome IUPAC, Nomi alternativi ...
Durene
Thumb
Formula di struttura
Thumb
Modello tridimensionale
Nome IUPAC
1,2,4,5-tetrametilbenzene
Nomi alternativi
Durolo
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC10H14
Massa molecolare (u)134,21816 g/mol
AspettoSolido incolore
Numero CAS95-93-2
Numero EINECS202-465-7
PubChem7269
SMILES
CC1=CC(=C(C=C1C)C)C
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)0,868 g/cm3
Temperatura di fusione79,2 °C (174,6 °F; 352,3 K)
Temperatura di ebollizione192 °C (378 °F; 465 K)
Proprietà tossicologiche
DL50 (mg/kg)180 mg/kg (ratti, orale)
Indicazioni di sicurezza
Punto di fiamma73,9 °C (165 °F; 347 K)
Simboli di rischio chimico
infiammabile
Frasi H228 - 413
Consigli P210 [1]
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Produzione

Il durene è un componente del catrame di carbone. La sua produzione in laboratorio avviene per metilazione di altri composti benzenici metilati come il p-xilene e lo pseudocumene,[3] e proprio a partire da quest'ultimo fu creato per la prima volta nel 1870 da Paul Jannasch e Rudolph Fittig.[4]

C6H4(CH3)2 + 2 CH3Cl → C6H2(CH3)4 + 2 HCl

L'odierno processo di produzione industriale del durene prevede l'alchilazione con metanolo di una miscela di xileni e trimetilbenzeni e la seguente separazione del durene dai suoi isomeri attraverso una cristallizzazione selettiva che sfrutta il suo elevato punto di fusione.[2]

Il durene è un importante sottoprodotto della produzione di benzina a partire dal metanolo attraverso il processo chiamato Methanol to Gasoline.[5]

Reazioni ed utilizzi

Il durene è un arene elettron ricco e mostra una nucleofilia paragonabile a quella del fenolo,[2] in virtù della quale la sua alogenazione risulta piuttosto semplice.

Industrialmente è utilizzato come precursore della dianidride piromellitica, ottenuta attraverso la sua ossidazione in fase gassosa, utilizzata nella produzione di adesivi, materiali da rivestimento ad alte prestazioni come le poliimmidi (ad esempio il Kapton) ed agenti vulcanizzanti.[6]

C6H2(CH3)4 + 6 O2 → C6H2(C2O3)2 + 6 H2O

La nitrazione del durene porta alla formazione del suo derivato dinitro-, precursore del durochinone,[7] una molecola venuta ultimamente alla ribalta perché utilizzata nella realizzazione di un "nanocervello" elettronico.[8]

Grazie al suo semplice spettro di risonanza magnetica nucleare composto da due segnali dovuti ai suoi due idrogeni aromatici e ai quattro gruppi metilici, il durene trova utilizzo anche come standard interno.[9]

Sicurezza

Il durene mostra una tossicità piuttosto alta per un idrocarburo aromatico, con una LD50 per somministrazione orale nei ratti di 180 mg/kg.[2]

Note

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