La diocesi di Cattaro (in latino Dioecesis Catharensis ) è una sede della Chiesa cattolica in Montenegro suffraganea dell'arcidiocesi di Spalato-Macarsca . Nel 2021 contava 8.300 battezzati su 95.000 abitanti. La sede è vacante, in attesa che il vescovo eletto Mladen Vukšić , O.F.M. , ne prenda possesso.
Fatti in breve Suffraganea dell', Amministratore apostolico ...
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L'ex cattedrale della diocesi di Budua .
Il monastero benedettino dell'isola di San Giorgio nelle bocche di Cattaro .
Il santuario della Madonna dello Scalpello sull'isola omonima nelle bocche di Cattaro.
La diocesi comprende i comuni montenegrini di Cattaro , Castelnuovo , Budua e Teodo (contrassegnati in rosa nella mappa a destra).
Sede vescovile è la città di Cattaro , dove si trova la cattedrale di San Trifone . Nel territorio diocesano si trova anche la chiesa di San Giovanni Battista, antica cattedrale della diocesi di Budua .
Il territorio si estende su 674 km² ed è suddiviso in 4 decanati e 25 parrocchie .
La diocesi di Cattaro fu eretta attorno al V -VI secolo . Il primo vescovo documentato è Giovanni, il cui nome appare in alcune liste del concilio di Nicea del 787 come episkopos Dekatera .[2] La diocesi è menzionata anche nei sinodi di Spalato del 925 e del 927 /928 , dove Cattaro appare tra le suffraganee dell'arcidiocesi spalatina .
Nelle lotte e nelle controversie per la supremazia sulla Chiesa dalmata e illirica, nel corso dell'XI e del XII secolo , la diocesi di Cattaro è documentata come suffraganea o di Ragusa o di Antivari . Nel 1172 [3] entrò a far parte della provincia ecclesiastica di Bari , a cui rimase annessa fino ai primi decenni dell'Ottocento .
Attorno al XV secolo , Cattaro incorporò il territorio della soppressa diocesi di Risano .
Il 30 giugno 1828 con la bolla Locum beati Petri di papa Leone XII divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Zara ; contestualmente incorporò il territorio dell'antica diocesi di Budua .[4]
Il 27 luglio 1969 è stata ristabilita la provincia ecclesiastica di Spalato-Macarsca , di cui Cattaro è divenuta suffraganea.
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
Giovanni † (menzionato nel 787 )
Anonimo † (menzionato nell'877 )[5]
Anonimo † (menzionato nel 1030 o 1033 )[6]
Grimaldo † (menzionato nel 1090 )
Ursacio † (menzionato nel 1124 )
Niceforo I † (prima del 1141 - dopo il 1153 )
Malone † (1154 - dopo il 1166 )
Niceforo II † (circa 1170 - 1178 deceduto)
Maione † (1179 - ?)
Buschio † (prima del 1181 - dopo il 1191 )
Michele † (circa 1200 - ?)
Bergio (o Sergio) † (menzionato nel 1205 )
Biagio † (prima del 1220 - dopo il 1239 )
Deodato † (menzionato nel 1247 )
Centiberio † (prima del 1249 - 1255 deceduto)
Marco (o Mario) † (circa 1260 - dopo il 1271 )
Doimo I † (1280 - circa 1328 deceduto)
Sergio I † (10 ottobre 1328 - 15 aprile 1331 nominato vescovo di Pola )
Raimondo Agonti de Clareto, O.Carm. † (15 aprile 1331 - 17 agosto 1334 nominato vescovo di Venosa )
Tommaso da Ripatransone, O.P. † (17 agosto 1334 - 1343 dimesso)
Sergio II † (27 ottobre 1343 - ? deceduto)
Bartolomeo † (14 luglio 1348 - 30 gennaio 1349 nominato vescovo di Traù )
Adamo † (24 luglio 1349 - circa 1352 deceduto)
Doimo II, O.F.M. † (25 ottobre 1352 - circa 1368 deceduto)
Bernardo I † (29 aprile 1374 - ?)
Giovanni † (1375 - ?)
Bartolomeo Vanni, O.E.S.A. † (1388 - 5 febbraio 1395 nominato vescovo di Calvi )
Nicola Drago † (menzionato nel 1397 ?)
Dionigi † (1400 - ? deceduto)
Antonio da Bitonto, O.S.B. † (10 febbraio 1410 - circa 1421 deceduto)
Raimondo da Viterbo, O.F.M. † (13 agosto 1421 - ? deceduto)
Francesco Pavoni † (2 ottobre 1422 - 14 maggio 1425 nominato vescovo di Argo )
Secondo Nani † (14 maggio 1425 - 1428 /1429 deceduto)
Martino Contarini † (10 luglio 1430 - 19 novembre 1453 nominato vescovo di Treviso )
Bernardo da Venezia † (21 novembre 1453 - 1457 deceduto)
Angelo Fasolo † (16 febbraio 1457 - 7 novembre 1459 nominato vescovo di Modone )
Marco Negro † (7 novembre 1459 - 29 marzo 1471 nominato vescovo di Ossero )
Antonio di Pago † (29 marzo 1471 - ?)
Pietro Bruto † (circa 1471 - 1493 deceduto)
Giovanni Chericato † (16 agosto 1493 - settembre 1513 deceduto)
Trifone Bisanti † (2 maggio 1514 - 1540 deceduto)
Luca Bisanti † (1540 succeduto - 1565 dimesso)
Paolo Bisanti † (12 ottobre 1565 - 1575 dimesso)
Franjo Župan, O.F.M.Conv. † (21 novembre 1578 - 1581 deceduto)
Girolamo Bucchia † (20 ottobre 1581 - 1603 deceduto)
Angelo Baroni, O.P. † (11 febbraio 1604 - 31 agosto 1611 nominato vescovo di Chioggia )
Girolamo Rusca, O.P. † (5 dicembre 1611 - 29 aprile 1620 nominato vescovo di Capodistria )
Giuseppe Pamphili † (15 giugno 1620 - 1622 deceduto)
Vincenzo Bucchia (Buschio) † (5 dicembre 1622 - 1655 deceduto)
Ivan Antun Zboronac † (24 luglio 1656 - 1688 dimesso)
Marino Drago † (31 maggio 1688 - 3 ottobre 1708 nominato vescovo di Curzola )
Franjo Parčić, O.P. † (6 maggio 1709 - maggio 1715 deceduto)
Simeone Gritti † (30 marzo 1716 - 8 giugno 1718 nominato vescovo di Ferentino )
Giacinto Zanobetti, O.P. † (27 giugno 1718 - 10 agosto 1742 deceduto)
Vincenzo Drago † (15 luglio 1743 - 2 agosto 1744 deceduto)
Giovanni Antonio Castelli † (7 settembre 1744 - 29 maggio 1761 dimesso)
Stefano dell'Oglio † (19 aprile 1762 - 24 giugno 1788 deceduto)
Giovanni Martino Bernardoni Baccolo † (30 marzo 1789 - 5 giugno 1793 dimesso)
Michele Spalatin † (12 settembre 1794 - 27 giugno 1796 nominato vescovo di Sebenico )
Francesco Pietro Raccamarich † (27 giugno 1796 - 20 luglio 1801 nominato vescovo di Ossero )
Marco Antonio Gregorina † (28 settembre 1801 - 9 giugno 1815 deceduto)
Stefano Paulovich-Lucich † (28 gennaio 1828 - 2 marzo 1853 deceduto)
Vincenzo Zubranić † (7 aprile 1854 - 19 giugno 1856 nominato vescovo di Ragusa )
Marco Calogerà † (19 giugno 1856 - 29 ottobre 1866 nominato vescovo di Spalato e Macarsca )
Juraj Markić † (22 giugno 1868 - 3 gennaio 1879 deceduto)
Casimiro Forlani † (12 maggio 1879 - 3 agosto 1887 deceduto)
Trifon Radoničić † (1º giugno 1888 - prima del 18 marzo 1895 deceduto)
Josip Grgur Marčelić † (16 gennaio 1893 - 18 maggio 1894 nominato vescovo di Ragusa ) (amministratore apostolico)
Francesco Uccellini † (18 marzo 1895 - 1º giugno 1937 deceduto)
Pavao Butorac † (5 gennaio 1938 - 25 settembre 1950 nominato vescovo di Ragusa di Dalmazia )
Marko Perić † (29 aprile 1981 - 5 giugno 1983 deceduto)
Ivo Gugić † (22 novembre 1983 - 11 marzo 1996 ritirato)
Ilija Janjić (11 marzo 1996 - 28 settembre 2019 ritirato)[7]
Ivan Štironja (22 dicembre 2020 - 31 gennaio 2023 nominato vescovo di Parenzo e Pola )
Mladen Vukšić, O.F.M., dal 12 settembre 2024
La diocesi nel 2021 su una popolazione di 95.000 persone contava 8.300 battezzati, corrispondenti all'8,7% del totale.
Ulteriori informazioni anno, popolazione ...
anno
popolazione
presbiteri
diaconi
religiosi
parrocchie
battezzati
totale
%
numero
secolari
regolari
battezzati per presbitero
uomini
donne
1950 ? ? ?24 20 4 ?2 35 30
1970 ?40.000 ?23 19 4 ?8 88 21
1980 11.000 40.500 27,2 25 22 3 440 4 95 28
1990 12.550 47.600 26,4 21 16 5 597 5 20 29
1999 10.000 90.000 11,1 124 122 2 80 2 38 28
2000 10.000 90.000 11,1 13 11 2 769 2 37 28
2001 10.000 70.000 14,3 15 12 3 666 3 37 28
2002 10.000 50.000 20,0 15 13 2 666 2 29 28
2003 10.000 50.000 20,0 13 11 2 769 2 28 28
2004 10.000 50.000 20,0 14 12 2 714 2 34 28
2013 10.030 111.000 9,2 16 13 3 626 3 32 25
2016 11.003 105.012 10,5 17 13 4 647 4 27 25
2019 8.300 95.000 8,7 15 13 2 553 2 25 25
2021 8.300 95.000 8,7 13 13 638 24 25
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Italia Pontificia , vol. IX, p. 322, nº 15.
Bolla Locum beati Petri , in Raffaele de Martinis, Iuris pontificii de propaganda fide. Pars prima , Tomo IV, Romae, 1891, p. 697 e seguenti. In particolare p. 700, § 16, dove si dice: Dioecesis Cattarensis… complectetur etiam paroeciam Buduae, quam idcirco ex dioecesi Antibarensi seiunctam declaramus .
Anonimo vescovo indicato da Farlati come episcopus Ascriviensis , sede identificata dall'autore con Cattaro.
Il 1030 è l'anno indicato da Ughelli, mentre il 1033 è quello riportato da Farlati per lo stesso sinodo.
Dal 28 settembre 2019 al 27 aprile 2021 , giorno della presa di possesso di Ivan Štironja, è stato amministratore apostolico Rrok Gjonlleshaj , arcivescovo di Antivari .
( LA ) Ferdinando Ughelli , Italia sacra , vol. VII, seconda edizione, Venezia, 1721, coll. 696-699
( LA ) Daniele Farlati -Jacopo Coleti, Illyricum Sacrum , vol. VI, Venezia, 1800, pp. 421-518
( LA ) Paul Fridolin Kehr , Italia Pontificia , vol. IX, Berlino 1962, pp. 371-372
( FR ) Fr. Sanjek, v. Kotor , in «Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques», vol. XIX, Paris, 2007, coll. 723-725
Croazia sacra , Roma, 1943, pp. 212-213
( FR ) Bibliothèque sacrée, ou Dictionnaire universel historique , Paris, 1832, Tomo V, p. 217
( LA ) Bolla Locum beati Petri , in Raffaele de Martinis, Iuris pontificii de propaganda fide. Pars prima , Tomo IV, Romae, 1891, p. 697
( LA ) Pius Bonifacius Gams , Series episcoporum Ecclesiae Catholicae , Graz, 1957, pp. 398–399
( LA ) Konrad Eubel , Hierarchia Catholica Medii Aevi , vol. 1 , p. 177; vol. 2 , p. 122; vol. 3 , p. 160; vol. 4 , p. 142; vol. 5 , p. 151; vol. 6 , p. 156; vol. 7, p. 142; vol. 8, pp. 192–193
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