Delegazione apostolica di Benevento
suddivisione amministrativa dello Stato Pontificio (1816-1860) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La delegazione apostolica di Benevento fu una suddivisione amministrativa dello Stato della Chiesa, istituita nel 1816 da papa Pio VII. Derivava dal principato di Benevento e costituiva un'exclave pontificia in territorio Borbonico (provincia di Principato Ultra). Era formata dai comuni di Benevento, Bagnara[1], Montorsi[1], Perrillo[1] (con Maccoli[1]), Sant'Angelo a Cupolo (con Motta, Panelli e Sciarra), San Leucio (con Maccabei) e San Marco ai Monti[1]. Nel complesso era un territorio di circa 151 km quadrati.
Delegazione di Benevento ex delegazione apostolica | |
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Delegazione apostolica di Benevento | |
La Villa dei Papi a Benevento, voluta da Benedetto XIII (1696) | |
Localizzazione | |
Stato | Stato Pontificio |
Amministrazione | |
Capoluogo | Benevento |
Data di istituzione | 6 luglio 1816 (Riforma amministrativa di Pio VII) da Principato di Benevento |
Data di soppressione | 25 ottobre 1860 (Annessione al Regno d'Italia) in Provincia di Benevento |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 41°08′N 14°47′E |
Abitanti | |
Governi | Un distretto Un governo |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Era una delegazione di 3ª classe. In seguito alla riforma amministrativa di Pio IX il 22 novembre 1850 confluì nella Legazione di Marittima e Campagna (IV Legazione). Dopo l'Unità d'Italia divenne il nucleo centrale della nuova provincia di Benevento.