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comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Corteolona e Genzone (Curtlòna e Gensón in dialetto pavese[5]) è un comune italiano di 2 548 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia.
Corteolona e Genzone comune | |
---|---|
Sede Municipio a Corteolona - Palazzo d'Este | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Pavia |
Amministrazione | |
Capoluogo | Corteolona |
Sindaco | Angelo Dossena (lista civica di centro-destra) |
Data di istituzione | 1º gennaio 2016 |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 45°09′N 9°22′E |
Altitudine | 71 m s.l.m. |
Superficie | 14,09[1] km² |
Abitanti | 2 548[2] (31-10-2023) |
Densità | 180,84 ab./km² |
Frazioni | Genzone |
Comuni confinanti | Belgioioso, Copiano, Costa de' Nobili, Filighera, Gerenzago, Inverno e Monteleone, Santa Cristina e Bissone, Torre de' Negri |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 27014 |
Prefisso | 0382 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 018192 |
Cod. catastale | M372 |
Targa | PV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 623 GG[4] |
Nome abitanti | corteolonesi e genzonini |
Patrono | santo Stefano |
Giorno festivo | prima domenica di agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Corteolona e Genzone nella provincia di Pavia | |
Sito istituzionale | |
Sorta sulla Strada Regina che congiungeva Pavia con Piacenza e la Via Emilia, la strada da cui passarono Re e Imperatori, Corteolona, forse già villa in epoca romana, fu una Corte regia in cui risiedettero i re longobardi e franchi, quando Pavia era capitale del Regno Longobardo. Da qui nell'825 l'imperatore Lotario I emanò il capitolare che eleggeva Pavia a sede principale degli studi dell'Italia settentrionale, gettando le basi della futura Università. Successivamente la Curtis Olumna fu donata al monastero di San Salvatore di Pavia. Appartenne alla Campagna Sottana di Pavia, e nel XV secolo fu inclusa nella squadra (podesteria) del Vicariato di Belgioioso.
Sul finire del XV secolo, Ercole d'Este, figlio di Sigismondo d'Este, fu nominato dal duca di Milano, conte di Corteolona e Signore del Vicariato di Belgioioso (di cui Corteolona era sede amministrativa, essendo Belgioioso un feudo distinto). Il territorio di Corteolona entrò a far parte del feudo vasto amministrato dal ramo cadetto degli Este di San Martino (1490-1752). I feudi del pavese di Corteolona e Belgioioso, nel 1757 passarono per il matrimonio di Anna Ricciarda d'Este con Alberico Barbiano di Belgiojoso, ai principi Barbiano di Belgioioso.
Dal 1º gennaio 2016 l'ex comune di Corteolona si è fuso con quello di Genzone a formare il comune attuale[6].
Lo stemma e il gonfalone del comune di Corteolona e Genzone sono stati concessi con D.P.R. dell'8 marzo 2017.[7]
«Troncato dalla fascia diminuita e ondata di argento, fluttuosa di azzurro: nel primo, partito: a) di rosso, alle due spade poste in decusse con le punte all'insù, infilate nella corona all'antica di sette punte visibili, il tutto d'oro; b) di azzurro, alle due stelle di otto raggi, ordinate in palo, d'oro; nel secondo, partito: a) di azzurro, alla bilancia di due piatti ognuno unito al gioco con tre catenelle, il tutto d'oro; b) di rosso, alle sette spighe di grano impugnate, d'oro, legate di azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.»
Lo stemma riunisce elementi ripresi dagli emblemi dei precedenti comuni di Corteolona (la corona d'oro, le spade decussate e la bilancia) e di Genzone (le sette spighe di grano, le due stelle e la fascia ondata).
«Drappo di giallo con la bordatura di rosso.»
Abitanti censiti[8]
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