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Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera
corpo ad ordinamento militare della Marina Militare della Repubblica Italiana / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera è uno dei sei costituenti della Marina Militare italiana; ad esso sono affidati compiti relativi agli usi civili del mare, svolti in dipendenza funzionale da tre Ministeri: Infrastrutture e trasporti, Ambiente e sicurezza energetica e Agricoltura e sovranità alimentare e foreste.
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Corpo delle capitanerie di porto Guardia costiera | |
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Descrizione generale | |
Attiva | 20 luglio 1865 - oggi |
Nazione | ![]() ![]() |
Servizio | ![]() ![]() |
Tipo | Guardia costiera |
Ruolo | Ricerca e soccorso Polizia marittima Polizia giudiziaria Polizia militare Antiterrorismo Polizia tecnico-amministrativa marittima Polizia ambientale Polizia di frontiera Sicurezza della navigazione Protezione Civile |
Dimensione | 11.000 unità |
Comando generale | Viale dell'Arte, 16 - 00144 Roma |
Patrono | Santa Barbara, patrona della Morte Improvvisa |
Motto | OMNIA VINCIT ANIMUS |
Colori | Bianco-Rosso |
Marcia | Marcia d'Ordinanza della Marina Militare (marcia della Forza Armata d'appartenenza) Angeli del Mare (inno del Corpo) |
Mascotte | Foca monaca |
Battaglie/guerre | Guerra italo-turca Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale Operazione Antica Babilonia Guerra del Libano |
Anniversari | 20 luglio (fondazione) |
Sito internet | www.guardiacostiera.gov.it |
Parte di | |
Comandanti | |
comandante generale del Corpo | ammiraglio ispettore capo (CP) Nicola Carlone |
Simboli | |
Bandiera | ![]() |
Bandiera di bompresso | ![]() ![]() |
Stemma forza armata | ![]() |
Voci su marine militari presenti su Wikipedia |
I suoi principali compiti sono la salvaguardia della vita umana in mare, la sicurezza della navigazione, la tutela dell'ambiente marino, il monitoraggio del trasporto marittimo, il controllo sulla filiera della pesca marittima.
A tali scopi, regola e vigila sugli usi civili dei porti marittimi, delle coste e del litorale, nonché del mare.
Concorre ad altre funzioni di competenza del Ministero dell'Interno, del Ministero per i beni e le attività culturali, nonché del Dipartimento di Protezione Civile.
Il Corpo si configura come una competente altamente specialistica sul piano sia amministrativo che tecnico-operativo, per l'espletamento di funzioni pubbliche statali che si svolgono negli spazi marittimi di interesse nazionale.
Ai sensi del Codice della navigazione, le articolazioni territoriali del Corpo sono le Direzioni marittime, le Capitanerie di porto (denominazione degli uffici dei Compartimenti marittimi[1]), gli Uffici circondariali marittimi, gli Uffici locali marittimi, nonché le Delegazioni di spiaggia.
L'appartenenza alla Marina Militare - nel cui ambito il Corpo esercita le funzioni attinenti all'ordinamento ed allo status del personale - si concretizza nei compiti di ordine militare previsti dalla legge, in concorso con la Forza Armata.[2]
Le attribuzioni funzionali moderne collocano il Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera alle dipendenze funzionali dei summenzionati Dicasteri che hanno ereditato le attribuzioni che, fino al 1994, erano riconducibili all'ambito di competenze del soppresso Ministero della marina mercantile.
La fondazione del Corpo è legata all'emanazione del regio decreto 20 luglio 1865, n. 2438, subito dopo l'unità d'Italia, al 2019 il Corpo dispone di un organico di circa 11.000 unità, tra ufficiali, sottufficiali, graduati e militari di truppa.[3]