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I primi conti di Bigorre sono noti attraverso la carta di Allaon, che per altro si è rivelato essere un falso del XVII secolo. Questo documento fa riferimento ad un altro (non pervenutoci), quello di Carlo il Calvo, re di Francia, datato il 30 gennaio 845, il testo più antico che menzioni la contea di Bigorre, il cui beneficiario è il conte Donat-Loup. Pare tuttavia che questo conte appartenesse alla generazione successiva a quella ivi indicata. Se questo documento fosse realmente esistito, esso parlerebbe di un Carlo, re dei Franchi ed imperatore, ed allora bisognerebbe pensare, piuttosto che a Carlo il Calvo, a Carlo il Grosso.
La carta d'Allaon tentava di dimostrare che i conti di Bigorre discendevano secondo la linea maschile dai duchi di Aquitania e dai re merovingi, ma questa tesi sa di fantasioso.
È più verosimile collegare i primi conti di Bigorre ai duchi di Guascogna, parimenti probabili antenati dei re di Navarra e dei conti di Aragona. Questi ultimi ebbero privilegi, a partire dal IX secolo, dai matrimoni con i conti di Foix, di Bigorre, i visconti di Béarn ed i duchi di Guascogna.
Il primo conte di Bigorre è attestato al 945.
Eschivat de Chabanais, nel 1258, aveva nominato suo erede, suo zio, il conte di Leicester, Simone V di Montfort, come da documenti n° IV, V, VI e VII del Procès pour la possession du comté de Bigorre (1254-1503)[13].
Alla morte del conte Simone V di Montfort, nel 1265 la moglie, Eleonora, vedi documento n° VIII[14], ed il figlio, Simone V di Montfort, vedi documento n° IX[15], cedettero la successione nella Bigorre al re di Navarra Enrico I.
Eschivat de Chabanais, nel 1276, inoltre aveva donato metà della contea alla sorellastra, Matilde di Courtenay, come da documento n° X del Procès pour la possession du comté de Bigorre (1254-1503)[16].
Nel frattempo, il re d'Inghilterra, Edoardo I, dopo aver confiscato tutti i possedimenti degli eredi di Simone V di Montfort, si comportava come sovrano della contea di Bigorre, come dimostra il documento n° XI del Procès pour la possession du comté de Bigorre (1254-1503)[17].
Prima di morire, Eschivat de Chabanais, nel 1283, come conferma il libro primo della storia della Turenna, aveva nominato erede la sorella Laura di Chabanais, viscontessa consorte di Turenna[18], che avrebbe dovuto dividere la contea con la sorellastra, Matilde di Courtenay, mentre, dopo la morte di Eschivat, il visconte di Béarn, Gastone VII († 1290) rivendicò la contea in nome della figlia, la viscontessa di Marsan, Costanza di Moncada[19] († 1310), come da lettera del primo settembre 1283, riportata nella Histoire de la Gascogne depuis les temps les plus reculés jusqu'à nos jours. Tome 6[20].
Vi furono numerose vertenze accompagnate anche da fatti d'arme, sino a che la regina di Navarra, Giovanna I, nel 1297, impose un arbitrato, come da documento n° XII del Procès pour la possession du comté de Bigorre (1254-1503)[21], che portò, nel 1298, alla divisione della contea tra Laura e Matilde, come da documento n° XIII del Procès pour la possession du comté de Bigorre (1254-1503)[22].
Infine, nel 1302, il marito di Giovanna I, Filippo I, che era anche re di Francia (Filippo IV il Bello) acquisì la contea al regno di Navarra, come da documenti n° XIV, XV e XVI del Procès pour la possession du comté de Bigorre (1254-1503)[23].
Nel 1322, il re di Navarra Carlo I, essendo anche re di Francia (Carlo IV il Bello), riunificò le due corone, per cui la contea di Bigorre venne annessa al regno di Francia.
Tuttavia, con il trattato di Brétigny (1360), la contea passò agl'inglesi di Edoardo III[19]. Ma nel 1369 le truppe di Carlo V di Francia ne riconquistarono la capitale Tarbes e tre anni dopo la contea tornava alla corona di Francia[19].
Si dovette attendere fino al 1425 per rivedere la contea fuori del dominio della corona. Contesa fra i conti di Foix ed i conti di Armagnac, essa entrò definitivamente nella signoria dei conti di Foix (con dichiarazione di vassallaggio al regno di Francia[19]), in quanto Giovanni II d'Armagnac aveva ceduto i suoi diritti al re in cambio della Rouergue. I successori del casato di Foix si fregiarono da quel momento anche del titolo di conti di Bigorre.
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