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Asse viario della città di Catania Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Circonvallazione di Catania è un'arteria stradale comunale di Catania, situata nella parte settentrionale del suo abitato, che congiunge la parte occidentale con quella orientale della città.
Circonvallazione di Catania | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regioni | Sicilia |
Province | Catania |
Dati | |
Classificazione | Strada comunale |
Inizio | Catania, via Felice Fontana |
Fine | Catania, viale Ulisse |
Lunghezza | 6,5 km |
Data apertura | 1961 |
Gestore | Comune di Catania |
Percorso | |
Località servite | Catania |
Principali intersezioni | Tangenziale di Catania |
Il percorso della Circonvallazione di Catania ha inizio dalla parte orientale, nel quartiere Ognina, e si conclude nella parte più occidentale, nel quartiere Monte Po, al confine con il territorio di Misterbianco, dove innesta con la tangenziale.[1]
La lunghezza complessiva del tracciato è di 6,035 km[1], ed attraversa i quartieri Picanello-Villaggio Cardinale Dusmet, Chiuse della Carvana, Canalicchio, Monserrato, Borgo, Consolazione, Cibali, San Nullo e Nesima.
A livello toponomastico, da est a ovest, la circonvallazione assume le seguenti denominazioni: Viale Ulisse (0,8 km) - Viale Marco Polo (0,9 km) - Viale Odorico da Pordenone (0,75 km) - Viale Andrea Doria (1 km) - Viale Fratelli Vivaldi (0,35 km) - Viale Antoniotto Usodimare (0,15 km) - Viale Lorenzo Bolano (1,335 km) - Viale Felice Fontana (0,750 km).[1]
Il progetto per la costruzione di una circonvallazione esterna a Catania fu elaborato dall'ufficio tecnico del comune etneo nel 1949[2], ma poiché l'opera non venne subito finanziata, lavori per la sua costruzione ebbero avvio nel 1954.[1] Fu realizzata con lo scopo di far evitare ai veicoli di transito di attraversare il centro abitato.[1]
Il primo tronco, che da Ognina conduceva al Tondo Gioeni, dotato di marciapiedi e alberato, fu aperto al pubblico nel 1961[3], il secondo tronco fino a Cibali, nel 1962[4], il terzo tronco, che da Cibali conduce a Nesima, nel 1965.[5] I lavori per il definitivo completamento si conclusero nel 1975, e il costo complessivo fu di 3 miliardi e 50 milioni di lire.[1]
Negli anni successivi, la circonvallazione ha subito notevoli mutamenti con la costruzione di altre infrastrutture.
Di queste, il primo è stato il ponte sul Tondo Gioeni, inaugurato nel 1964, che serviva a collegare il Centro con i quartieri di Barriera e Canalicchio, confinanti con i comuni dell'hinterland.[6] Il ponte verrà demolito nel 2013 per ragioni di sicurezza.[7][8] Nel 1971 fu realizzato il ponte di Ognina nel tratto finale della circonvallazione, demolito nel 2004, anch'esso per ragioni di sicurezza.[9] Allo stesso periodo risale la costruzione del ponte e svincolo di Via Vincenzo Giuffrida, tuttora esistente, in funzione del collegamento con l'Autostrada A18.[1]
I cambiamenti più significativi sono avvenuti ad inizio del XXI secolo, con la realizzazione di rotatorie e di tornaindietro in vari tratti della strada. Al 2010, risale l'inaugurazione dello svincolo sul Viale Fleming, che consente di entrare o di uscire dal centro cittadino in direzione di Ognina, di Nesima e dei comuni etnei della provincia.[10]
L'arteria ha l'aspetto di una strada extraurbana secondaria con due carreggiate, ognuna delle quali a due corsie a senso unico di marcia.
Nelle aree attraversate dalla circonvallazione, significativa è la presenza di abitazioni ad uso civile. Le prime abitazioni sorsero a Nesima Superiore, dopo il 1951, e si trattò di edilizia popolare.[11] Più importante è stata la costruzione a partire dagli anni sessanta e settanta di grandi complessi residenziali.
Sul Viale Odorico da Pordenone è ubicata una chiesa intitolata al culto della Madonna di Lourdes, risalente al 1958.[12] Accanto ad essa si trova la sede del quotidiano regionale La Sicilia. Nel tratto che, procedendo in direzione ovest, segue l'ex Tondo Gioeni (incrocio via Etnea - via Passo Gravina - via del Bosco) ha sede la Città Universitaria di Catania, enorme complesso edilizio che ospita le sedi delle facoltà tecnico-scientifiche dell'Università degli Studi di Catania, i Laboratori nazionali del Sud e il policlinico.
Lungo il tratto occidentale sono presenti due stazioni della Metropolitana di Catania: San Nullo e Nesima, inaugurate nel 2017 contestualmente all'apertura della tratta Borgo-Nesima; entro il 2023 diventeranno quattro con l'aggiunta delle stazioni Monte Po e Fontana.
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