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Cipriani (famiglia)
famiglia italiana / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
La famiglia Cipriani è una storica famiglia nobile di orientamento ghibellino tra le più antiche e prestigiose di origine fiorentina, di cui si ha notizie documentate a partire dal X secolo.
Cipriani di Vallaccone | |
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![]() Arma dei marchesi Cipriani di Vallaccone: "troncato, al primo di rosso con tre melagrane d’oro; al secondo lavorato di rosso e d’argento; alla fascia d’argento; nella troncatura costellato di tre stelle d’oro" | |
Stato | ![]() |
Titoli | ![]() |
Fondatore | Cipriano Cipriani |
Data di fondazione | X Secolo |
![Thumb image](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/29/Affresco_con_stemma_del_Marchese_Francesco_Maria_Cipriani_di_Vallaccone%2C_Vescovo_di_Veroli.jpg/640px-Affresco_con_stemma_del_Marchese_Francesco_Maria_Cipriani_di_Vallaccone%2C_Vescovo_di_Veroli.jpg)
Vanta discendenze da feudatari del contado toscano, di origine carolingia o longobarda, i quali costituirono la "nobiltà antica" o di primo cerchio della Firenze comunale. Nei secoli si è diramata in diverse città d'Italia (tra cui Norcia, ove fu eretto in marchesato il feudo di Vallaccone[1][2], Veroli, Livorno, Pisa, Nicotera e oggi Roma), nonché in Corsica e Francia.
Rami della famiglia furono ascritti alla nobiltà di diverse città e possedettero molti titoli e feudi[3], tra i quali i titoli di cavalieri (1039 e 1215), signori di Cabres e Trevillan, marchesi sul feudo di Vallaccone per chirografo pontificio di Pio VI (1782), nobili di Norcia perlomeno dal XVII secolo (e con riconoscimento nel 1790), patrizi di Firenze (1818 e 1833), nobili di Livorno (1818), nobili di Veroli, conti (1864) e patrizi di Nicotera.
I Cipriani furono anche detti "de la Pressa" in memoria di un membro della famiglia che fu il primo a piantare sulle mura di Gerusalemme il vessillo cristiano nella crociata del 1215. Dante Alighieri li cita con tale appellativo nella Divina Commedia: "Quel de la Pressa sapeva già come regger si vuole [...]" (Paradiso, XVI-100). A testimonianza di tale evento, l'arma di alcuni rami della famiglia raffigura una croce di Gerusalemme.
Per leggendaria tradizione, riportata nelle antiche storie della città di Firenze, si narra i Cipriani discendano da Gallus Gaio, uno dei sette romani che presero Fiesole insieme a Giulio Cesare. Secondo tale leggenda, la famiglia sarebbe una delle sette sopravvissute alla distruzione del capoluogo toscano da parte di Totila.