Cho Oyu
La sesta montagna più alta della Terra, situata in Nepal e Cina Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La sesta montagna più alta della Terra, situata in Nepal e Cina Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Cho Oyu (la Dea Turchese) con i suoi 8201 m s.l.m., è la sesta montagna più elevata della Terra, situato sul confine tra Cina e Nepal, all'interno della catena dell'Himalaya e distante circa 20 km ad ovest dell'Everest.
Cho Oyu | |
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Il versante sud-est del Cho Oyu visto dal villaggio di Gokyo | |
Stati | Cina Nepal |
Altezza | 8 201 m s.l.m. |
Prominenza | 2 344 m |
Isolamento | 29 km |
Catena | Himalaya |
Coordinate | 28°05′39″N 86°39′39″E |
Altri nomi e significati | Cho Oyo Mt. Zhuoaoyou |
Data prima ascensione | 19 ottobre, 1954 |
Autore/i prima ascensione | Gli austriaci Herbert Tichy e Josef Jochler insieme allo sherpa Pasang Dawa Lama. |
Mappa di localizzazione | |
È stato il quinto ottomila a essere scalato (1954), dopo l'Annapurna I (1950), l'Everest (1953), il Nanga Parbat (1953) e il K2 (1954). Proporzionalmente, è considerato l'ottomila meno impegnativo,[1] ed è quello che presenta il tasso di mortalità più basso.[2] Per queste sue caratteristiche, e per la facilità di accesso al campo base,[1] è anche l'ottomila che registra il maggior numero di scalate effettuate, subito dopo l'Everest.[2]
«… è Cho Oyu, la "Dea turchese"… È alta 8201 metri… È splendida e si leva candida nell'alba livida su un paesaggio lunare. Vista così, che sale per pendii apparentemente moderati dal circostante deserto, ha un'aria stranamente affabile, non respingente: sul versante opposto credo sia un'altra storia, anche se si tratta di una montagna considerata tutto sommato "facile" dagli alpinisti.»
Nel 1951 gli alpinisti Tom Bourdillon e William Hutchinson Murray, facenti parte di una spedizione inglese guidata da Eric Shipton, raggiunsero il colle Nangpa La nelle vicinanze del Cho Oyu dal lato cinese. La spedizione aveva come scopo principale l'esplorazione dell'Everest, e il Cho Oyu fu un obiettivo secondario.[4]
Nel 1952 le pareti del Cho Oyu e alcune vette circostanti furono esplorate nuovamente da una spedizione inglese, sempre guidata da Shipton. Vi facevano parte, tra gli altri, gli alpinisti Edmund Hillary, George Lowe, Tom Bourdillon, Charles Evans e Alfred Gregory. Fu scelto il Cho Oyu in seguito al mancato permesso per l'Everest, ma la spedizione fu comunque utilizzata come allenamento per la salita dell'Everest dell'anno successivo, che sarebbe stato un successo per Hillary e Tenzing Norgay. Fu esplorata sia la parete sud-est, nepalese, da parte di Evans e Gregory, che la parete nord da Hillary e Lowe.[5]
La prima ascensione fu compiuta il 19 ottobre 1954 dagli austriaci Herbert Tichy, Joseph Jöchler e dallo sherpa Pasang Dawa Lama, lungo il versante nord ovest. La spedizione diventò famosa per l'utilizzo dello stile alpino senza ossigeno, in netto contrasto con lo stile pesante dell'epoca.[6]
La prima ascensione femminile fu realizzata il 13 maggio 1984 da Věra Komárková e Dina Štěrbová, facenti parte di una spedizione cecoslovacca.[7][8] Komárková aveva già salito in prima femminile l'Annapurna I nel 1978.[9]
La prima ascensione invernale fu compiuta il 12 febbraio 1985 da Maciej Berbeka e Maciej Pawlikowski (via ripetuta tre giorni dopo da Andrzej Heinrich e Jerzy Kukuczka), facenti parte di una spedizione polacca.[10]
Nel seguente elenco sono riportati gli altri eventi più significativi riguardanti il Cho Oyu.[11]
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