Chiesa di Santa Maria del Carmine (Rovereto)
edificio religioso di Rovereto Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
edificio religioso di Rovereto Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La chiesa di Santa Maria del Carmine, o chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo, è una parrocchiale di Rovereto che risale al XVII secolo, posta su via Benacense, nel quartiere di Santa Maria.[1][2][3]
Chiesa di Santa Maria del Carmine | |
---|---|
Facciata su via Santa Maria | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Località | Rovereto |
Coordinate | 45°53′01.86″N 11°02′29.5″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Santa Maria del Carmine |
Arcidiocesi | Trento |
Consacrazione | 29 giugno 1820 |
Architetto | Pietro Somalvico Giuseppe Antonio Schiavi Gian Domenico Visetti Andrea Colomba |
Stile architettonico | barocco, neoclassico |
Una prima piccola chiesetta dedicata alla Santissima Vergine Annunziata[4], sorta dove adesso si trova la sagrestia di Santa Maria del Carmine, venne eretta dopo l'abbattimento della chiesa di San Tommaso e della cappella di Santa Barbara, nel 1290, e consacrata solo nel 1333.[5] Guglielmo da Castelbarco il 13 agosto 1319 redige il suo testamento nel quale cita la presenza a Rovereto della chiesa.[nota 1]
L'edificazione del chiostro risale alla prima metà del XVI secolo, e la costruzione della chiesa attuale avvenne in periodi successivi, a partire già dal 1400, iniziando dalla sagrestia e dalla cappella di Santa Dorotea. Quindi l'intero edificio fu riedificato sulla chiesetta preesistente ed i lavori finirono attorno al 1759 con l'elevazione del campanile. A dirigere il cantiere della ricostruzione fu l'architetto Pietro Somalvico di Brienno mentre, più probabilmente, il progetto è da attribuire a Jacopo Antonio Pozzo, fratello di Andrea Pozzo.[6] Altri architetti che intervennero sulla facciata e sul campanile sono stati Giuseppe Antonio Schiavi, Gian Domenico Visetti e Andrea Colomba.
Sino al 1787 fu retta dai padri carmelitani, ed il primo parroco che arrivò dopo di loro, quando la chiesa entrò a far parte della nuova parrocchia istituita a Lizzana, fu il roveretano don Filippo Chiusole.[2]
La priora dell'allora vicino monastero di Santa Croce nel 1820 chiese al vescovo di Chioggia Giuseppe Manfrin Provedi di consacrare la chiesa del convento e in tale occasione il vescovo consacrò anche la chiesa di Santa Maria del Carmine. Alla cerimonia prese parte come crucifero Antonio Rosmini, che in quei giorni ottenne dal vescovo Manfrin il diaconato.
La facciata presenta due ordini di paraste ed un frontone triangolare. Oltre all'ingresso vi sono altre due importanti aperture: una grande finestra rettagolare al secondo ordine, centrale, ed una rotonda nel frontone.
Il chiostro, che apparteneva al convento dei carmelitani demolito dopo la soppressione dell'ordine, è la parte più antica dell'intero complesso religioso. Alle pareti del portico conserva molte lapidi tombali e vari affreschi risalenti al XVI secolo.[2][7]
La parrocchia di Santa Maria comprende, oltre alla chiesa di Santa Maria del Carmine, anche la chiesa di Santa Croce. Il cimitero parrocchiale è quello di Santa Maria.
In occasione del Giubileo straordinario della misericordia papa Francesco ha concesso, nella chiesa roveretana di Santa Maria del Carmine, l'apertura di una porta santa.[8]
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.